Allegri-Dybala: “Sono riuscito a cambiarti, ci sono riuscito lo sai”

 

“Quando in anticipo sul tuo stupore, verranno a chiederti del nostro amore…“. E’ questo l’incipit di una tra le più belle poesie italiane. La voce è quella di Fabrizio De André, ma ognuno di noi può facilmente immedesimarsi. Eppure c’è chi apparentemente rifiuta quell’affezione, chi preferisce rinunciare ad un gesto d’affetto, scatenando di lì a poco una bufera, anche se solo mediatica. Si parla ovviamente di Paulo Dybala e quella mancata stretta di mano a Max Allegri in occasione della sostituzione avvenuta durante il match contro il Sassuolo.

L’ABBRACCIO A BORDOCAMPO

“…e loro si stupiranno che tu non mi bastavi“. Anche oggi, per la quarta volta consecutiva, Dybala ha lasciato anzitempo il campo. Si può realmente sospettare che la Joya non basti davvero all’allenatore livornese per gestire i risultati nel finale. Max Allegri ha dimostrato più volte di preferire al suo estro creativo la grinta di Mandzukic e l’incisività di Higuain. Al minuto ’85 della partita odierna l’argentino lascia il posto a Rugani per dar spazio ad un pragmatico 3-5-2. Tutte le telecamere si concentrano sulla reazione del 21 bianconero. La prenderà con filosofia così come Brozovic? O ci sarà la tanto attesa stretta di mano? Niente affatto: tra i due c’è un abbraccio che spazza via ogni critica. E’ una carezza al figlio che ti ha fatto arrabbiare, al fratello minore che ti ruba l’ultimo cucchiaio di nutella, all’alunno che non ha fatto i compiti, perché tra i due c’è affetto e stima, testimoniata già da quelle parole spese in conferenza stampa. E magari in avanti, chissà, ci sarà spazio anche per il pallone d’oro, ma per adesso era importante ritrovare un giocatore che in realtà non si era mai perso.

Sono riuscito a cambiarti, ci sono riuscito lo sai”, direbbe il poeta ligure. Ma nessuno aveva mai avuto dubbi in proposito. Adesso tutto suona meglio, tutto gira nuovamente per il verso giusto, anche se la rotta non è mai stata invertita.

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