Evra spiega l’addio: “Non ero più felice, ma la società Juve è fatta di gentleman”

Dopo il salto di questa mattina a Vinovo per il saluto agli ormai ex compagni di squadra, Patrice Evra ha parlato e ha spiegato i motivi della sua scelta di lasciare la Juve per poi andare al Marsiglia.

“La mia non è stata una scelta facile – ha dichiarato Evra – sono andato via nonostante neanche io me lo aspettassi. Dopo l’Europeo ero tornato molto carico, il mio obiettivo era vincere la Champions League. Ma a inizio stagione non ho giocato le prime partite e siccome non voglio litigare con nessuno ho subito detto all’allenatore che avrei voluto giocare. Lui mi ha detto di non preoccuparmi e che ci sarebbe stata la Champions, però fare una sola partita al mese non mi conveniva più”.

L’ex terzino sinistro della Juve ha poi continuato: “Dopo le vacanze ho sentito qualcosa, ho capito veramente che non ero più felice. La gente può pensare che sia stata una scelta da egoista, però preferisco essere onesto con me stesso e andare via invece che arrivare in allenamento non concentrato. Ho sempre detto che alla Juve ci vuole un Evra al 100%, solo al 90% non basta. Io sono fatto così, per rispetto della Juve quindi ho fatto questa scelta. Voglio ringraziare persone come Marotta, Paratici, il presidente Agnelli e Nedved: è una società di gentleman, hanno capito e mi hanno lasciato andare”.

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