Mandžukić e l’infinito: ma è davvero umano?

Mario Mandžukić è indefinibile: è come una poesia di Giacomo Leopardi. Non può che perdersi nel vago, nell’infinito delle sue sgroppate. È ovunque, senza essere mai fuori posto: fa la cosa giusta, sempre al momento giusto.

Il tacco che lancia Dybala è una inaspettata dose di bellezza, che ha acceso l’implacabile motore bianconero. E Mandžukić è un ingranaggio importante, se non fondamentale. Tanto che diventa difficile immaginare la Juve, questa Juve, senza di lui.

La chiave Mandžukić

Il problema principale, da inizio stagione, era uno: la mancanza di fisicità. Le perdite di Vidal e Pogba, in questo senso, sono state decisive. Soprattutto perché sono state due partenze sostituite con caratteristiche diverse, quelle di Khedira e Pjanić.

L’intuzione di Massimiliano Allegri è stata semplice quanto efficace: puntare sull’attacco. E sostituire Vidal e Pogba con Mandžukić: che corre per due, ma anche tre. Mario è il riferimento per le palle lunghe, e non solo. La fascia sinistra è diventata il suo habitat naturale, dal primo all’ultimo metro.

Se poi riesce a mantenere la giusta lucidità in avanti, viene qualche dubbio sulla sua natura: è umano? Sembra non provare fatica. Tra assist e giocate, gli è mancato solo il gol. Che arriverà, perché Mario si fa trovare sempre pronto, quand’è il momento.

Sì, ma senza lui?

Dovrà riposare, perché certi ritmi alla lunga sono insostenibili. Ma la domanda sorge spontanea: è possibile sostenere questo modulo, senza Mandžukić? Marko Pjaca scalpita, entra e sembra aver voglia per spaccare il mondo. Tatticamente, tuttavia, non può che essere ancora acerbo.

La soluzione, eventualmente, potrebbe essere rinfoltire un centrocampo. Diventa difficile pensare a un modulo così offensivo, se non c’è una buona dose di sacrificio. E se a Mandžukić non c’è neanche bisogno di chiederlo, con Pjaca il discorso si farebbe più complicato.

Potrebbe essere una soluzione maggiormente qualitativa, per le notti di Champions. Ma sono problemi che Massimiliano Allegri sarà contento di risolvere, a tempo debito. Per ora si gode un Mandžukić spaziale.

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