Errori periodici, jolly finiti: la Juve non convince ancora. Ora bisogna ripartire per davvero

Non è la sconfitta in sé per sé a fare male. Il tifoso della Juventus, dopo Firenze, non è triste o arrabbiato, ma è deluso. La sconfitta di Firenze scava, forse, un solco tra la Juventus che era o che sarà. Sia chiaro: con la Fiorentina si può perdere e ciò non è un dramma, mai. Ma è il modo con cui, periodicamente, arrivano determinate defezioni che fa riflettere. E delude.

ATTEGGIAMENTO POCO CONSONO ALLA JUVE

Milano (con entrambe le milanesi), Genova, Doha, Firenze. Tutte partite che hanno un minimo comune denominatore: l’atteggiamento dei bianconeri. In casa la Juventus sembra arrembante, quasi inarrestabile, tanto da battere il record di vittorie consecutive casalinghe. Ma in trasferta, invece, i ragazzi di Allegri sembrano essere spenti, molli, incapaci di creare gioco. Una ripetitività che ormai crea delusioni, più che rabbia, proprio perché sembra essere il leitmotiv della stagione juventina.

SOGNI ESTIVI

In estate i tifosi bianconeri sono quelli che esultano di meno, di solito, perché lo scudetto di agosto piace a qualcun altro. Quest’anno, però, la musica si è invertita. Gli acquisti di Higuain, Pjanic, Cuadrado, Dani Alves, Pjaca e Benatia avevano fatto sognare i tifosi della Juve, soprattutto dal punto di vista tecnico. Sarebbe dovuta essere una Juventus spettacolare. E invece, purtroppo, arrivati a gennaio questi sogni sono rimasti tali: i bianconeri non hanno una vera e propria identità, sono attaccati alle giocate del singolo. Quando, come a Firenze, giocatori fondamentali per il gioco di Madama come Cuadrado o Dybala steccano la partita, tutte le difficoltà bianconere vengono a galla.

SCONFITTE SALUTARI?

“È una sconfitta che farà bene“. Quante volte questa frase è stata ripetuta, in occasione di una sconfitta bianconera? Certo, talvolta è stato vero, nella storia recente della Juve sia contiana che allegriana, ma quante defezioni ci vogliono prima di capire la lezione? Il web bianconero, intanto, si sta scagliando contro Allegri, capro espiatorio della quarta sconfitta in campionato (quinta in stagione, contando la Supercoppa).

L’atteggiamento restio dei Campioni d’Italia, insieme a un gioco che non convince, viene imputato proprio al tecnico, che in questo periodo sembra essere molto nervoso.

TEMPO PER MIGLIORARE

Sembra una frase fatta, è vero, ma c’è tempo per migliorare. La Juventus ha tempo per migliorare. Quanto? Sicuramente poco. La Champions è alle porte – poco più di un mese – e la quadra non sembra vicinissima. Il 4-3-2-1 con Dybala e Pjanic dietro la punta sembra dare garanzie, ma significherebbe sicuramente slegarsi dal 3-5-2, nonostante la BBC sia al completo. La fantasia del bosniaco e dell’argentino sembra indispensabile a questa squadra, che ora dovrà affrontare un tour de force importante in campionato, prima dell’impegno in Champions col Porto. Questa Juve non convince e non basta: Max Allegri riuscirà a cambiare pelle alla Signora? Ai posteri l’ardua sentenza.

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