Ripartire dopo un Natale di polemiche… con un record

Spazzare via le critiche, tanto insistenti quanto immotivate, era il compito principale della prima Juventus dell’anno. Il Capodanno bianconero non poteva andare meglio, con tre botti ben assestati. Sia al Bologna, buon avversario, che agli esperti della polemica.

Un altro avversario

Ripartire, dopo la pausa natalizia, non è mai facile: gente che va, gente che viene. Il fuso orario, insomma, rischia di trasformarsi in un altro avversario. I sudamericani, per esempio, sono passati dal clima mite delle loro zone al freddo rigido italiano. E questi sono fattori da considerare.

Il Bologna, inoltre, non era un avversario scontato. Galleggia nella medio-bassa classifica, ma ha una chiara identità: giocare, sempre e comunque. Ci hanno provato anche allo Stadium, anche se i limiti tecnici hanno portato a una sconfitta preventivata.

Quei tre…

La Juventus è stata la solita macchina cinica e spietata. A tratti meravigliosa, grazie agli scambi del trio Pjanic, Dybala e Higuain: quando ci sono loro, è un’altra musica.

Guardare, per esempio, la melodia disegnata dal bosniaco per il primo gol di Higuain. Oppure, ancora, l’imbucata inventata da Dybala, ma non sfruttata da Sturaro.

Lo stesso Khedira si è messo a creare, una volta sostituito Pjanic. Sarà che la vicinanza di questi tre ispira.

Risposta da record

È la miglior risposta possibile alle critiche: ventisei vittorie di file allo Stadium. Si vince in casa da ottobre 2015: è record assoluto anche per la Serie A. I numeri, poi, sono impressionanti: appena nove gol subiti, sessantadue fatti.

Doha è già alle spalle, come deve essere. È una sconfitta che brucia, perché la Juve è abituata a giocare solo per vincere, ma non è una tragedia. Gli obiettivi, senza ipocrisia, sono ben altri.

Juventus Stadium

La fortezza Stadium sarà fondamentale in Champions League: soprattutto il prossimo 14 marzo. Anche allora, come contro il Bologna, la vittoria sarà d’obbligo. Il Porto, che di stadi caldi se ne intende, dovrà essere piegato anche dalla spinta dei tifosi.

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