Se lo dice Pruzzo… allora stiamo tranquilli. Pjanic prossimo pallone d’oro

Strano destino quello di Roberto Pruzzo. L’ex bomber della Roma non è certo uno juventino d.o.c., anzi, tutt’altro, eppure la sua influenza positiva sulla Juventus è quasi paradossale. Più Roberto Pruzzo parla male della Juve, maggiori sono le possibilità che alla Juve vada tutto bene: una sorta di legge del contrappasso. Non è un caso che sia stato coniato il termine “pruzzfezie”, con un’accezione canzonatoria, ma imperniato comunque di autorevolezza “inversa”. Se l’ex attaccante giallorosso si mostra scettico sulla bontà delle scelte della Juve, sulle prestazioni e sulle future vittorie, significa che è arrivata l’ora di esultare.

L’ultima profezia di Pruzzo

L’ultima “pruzzfezia” riguarda Miralem Pjanic, giocatore che gli stessi tifosi non stanno acclamando. Il centrocampista bosniaco ha dalla sua ottimi numeri, ma prestazioni non sempre convincenti. Pruzzo, però, forse, ha un po’ esagerato con i lapidari giudizi su questo giocatore. O, chissà, è tutto un disegno per far sì che il mito delle sue leggendarie profezie continui a vivere. Ecco cosa ha dichiarato a Radio Radio:

“Pjanic è un calciatore da giardino, che qualche volta ti risolve le partite, ma alla Juventus serve un calciatore con maggiore personalità”.

Prima di commentare queste parole, è bene fare un breve excursus.

“La Juve è una squadra da rifondare”

28 ottobre 2015. Sansone batte Buffon da calcio piazzato e affossa la Juventus. La classifica dei bianconeri dopo dieci giornate è drammatica, ma mai dare per morta la Vecchia Signora. Il giorno dopo, però, per Pruzzo il cadavere è già in putrefazione, infatti, si lascia andare a questo trittico delle meraviglie:

“La Juve è una squadra che va rifondata, ma non saprei da dove ripartire. Ieri sera le scelte dell’allenatore sono state discutibili, la situazione in classifica è davvero al limite”.

Continua così: “Ieri sera, per la Juve, si è spento il sogno di rientrare in corsa per il tricolore”.

Per poi concludere: “Ci sono tante possibilità che la Juve resti fuori dalle prime tre perché le quattro squadre in testa possono arrivare in fondo. È più facile che resti fuori dalla Champions che riesca a recuperare”.

Sappiamo tutti, poi, com’è andata a finire.

Pjanic prossimo pallone d’oro?

Se tanto mi dà tanto, Pjanic potrebbe aspirare a vincere non uno, non due, ma addirittura i prossimi tre palloni d’oro. È un calciatore da giardino colui che nel solo girone d’andata – meno una partita – segna sei gol (più uno annullato perché Bonucci ha osato fare una giocata regolare) e sigla otto assist. Sulle prestazioni si può discutere, certo è che se Pjanic iniziasse anche a giocare con la stessa verve di un Nedved (il ceco stesso nei primi sei mesi alla Juve non vide palla), allora questi numeri si triplicherebbero.

Con quelle attuali, invece, in proiezione, il bosniaco potrebbe arrivare a 12 gol e poco meno di venti assist a fine stagione. Per essere un giardiniere non è malaccio. Le parole di Pruzzo non prestano il fianco al rancore dei tifosi, tutt’altro. I tifosi sono rincuorati. Se a Pruzzo non piace Pjanic, allora forse sarà proprio lui a portarci in finale di Champions per poi vincerla con un calcio piazzato all’incrocio.

Un sentito grazie a Roberto, dunque, da parte di tutti i supporters bianconeri.

 

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