Gli occhi sempre vigili

C’è una Juve che guarda al campo e una guarda alle scrivanie. La Juve di Allegri e Buffon arriva dalla convincente ed esaltante vittoria nel derby della mole, ottenuta in rimonta e con tanti gol belli, e si prepara ad affrontare in casa sabato sera la Roma allo Stadium in quello che potrebbe diventare davvero un piccolo spartiacque della stagione, soprattutto in caso di vittoria bianconera. La Juve di Marotta e Paratici invece è un organismo in continuo divenire, mai finita, sempre perfettibile, e a pochi giorni dall’apertura della finestra di mercato invernale sono tante le trattative imbastite più o meno sottotraccia e che stanno piano piano emergendo.

PRIMO, TENERE QUELLI BUONI

I nostri attuali dirigenti stanno dimostrando di saperci fare eccome sul mercato, sia per le entrate che per le uscite. E di saper non trascurare nessun dettaglio, a partire dal monitorare la situazione contrattuale dei giocatori già presenti in rosa e su cui si ha intenzione di continuare a puntare in futuro. Scommesse vinte da far valere sul campo insomma: è di queste ore la notizia del freschissimo rinnovo di uno dei nuovi pilatri della nostra difesa, quel Daniele Rugani che a suon di prestazioni convincenti sta davvero facendo innamorare tutti i tifosi della Juve. Sempre più certezza e non solo più sostituto, sta sostituendo alla grande i vari senatori acciaccati, non sfigurando nemmeno quando in campo non era presente nessuno della BBC, i suoi tre grandi maestri che ognuno a modo suo, come dichiarato dallo stesso Daniele, gli stanno insegnando tanto, tantissimo. E’ solo al secondo anno di Juve, ma ci rimarrà a lungo, e se continua a migliorare così diventerà presto lui stesso una delle colonne portanti nella nostra difesa.

SECONDO, CERCARE RINFORZI ALL’ALTEZZA

Per continuare a vincere bisogna sempre guardare un po’ più in là del proprio naso ed è giusto che nonostante la squadra sia già fortissima così si continuino a cercare giocatori utili alla causa. Sempre con quel mix di gioventù ed esperienza che da un lato porta freschezza e prospettive di futuro, dall’altro concretezza e capacità di vincere subito. Nel recentissimo passato lo si è fatto con Pjaca e Higuain, nel futuro immediato si sta cercando di farlo con Kessie e Witsel, o se preferite con Bentancur e N’zonzi. Un giovanissimo di grandi prospettive e un campione affermato, ciascuno col proprio apporto di tecnica, voglia, esperienza. Cominciano a girare le cifre, le voci di preaccordi, l’inserimento di altri club, sappiamo come funziona il mercato. Ma come spesso sta sBanner_editoriale_Dario_Ghiringhelli1uccedendo nelle ultime sessioni, i giocatori che iniziano a seguire i nostri dirigenti a strettissimo giro di posta sono seguiti anche da altri big club. Allora bene viaggiare sottotraccia e piazzare le zampate solo a cose quasi fatte, e pazienza se poi per qualche capriccio ci si ritrova in situazioni rocambolesche come quella di questa estate, con Witsel in sede ad attendere un fax mai arrivato dalla Russia. Il bello deve ancora venire, ma i nomi che circolano sono tutti di altissimo livello. Oltre a quelli già citati si parla anche di Caldara e Tolisso, sempre per mantenere il binomio giovane – esperto, ognuno coi suoi pro e i suoi contro. Chi ha già giocato la Champions quest’anno non la può più giocare, chi non l’ha mai giocata potrebbe pagare dazio. Il tutto facendo sempre i conti, spesso molto salati, con chi i giocatori li possiede e deve pensare di privarsene.

A tutto questo c’è da aggiungere la voglia di sognare dei tifosi, che ormai non si accontentano più di vincere sul campo, ma si divertono anche a vincere dietro la scrivania. Sottrarre un obiettivo di mercato a una diretta concorrente dà ormai gusto quasi quanto una vittoria, magari non di qualche trofeo, ma di una giornata di campionato sì. Perché in un certo senso è una dimostrazione di forza anche quella: se un giocatore sceglie la tua squadra, è perché pensa che con quella possa vincere qualcosa di importante. Il mercato è alle porte, va affrontato nel periodo concesso dalla Lega, ma anche a mercato chiuso bisogna tenere sempre gli occhi vigili sulle opportunità.

Dario Ghiringhelli (@Dario_Ghiro)

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