Il Pipita suona la carica, gol difficili e decisivi: la Supercoppa nel mirino

C’è chi lo ama e chi lo snobba soltanto perché non ce l’ha più in squadra. E’ il destino di Gonzalo Higuain, un campione universale che dovrebbe essere applaudito a prescindere della maglia che indossa perché lui è l’emblema del calcio e del gol. Un fenomeno che tutti vorrebbero avere e che nessuno – finora – è riuscito a fermare: chissà se la difesa della Roma o, nel nuovo anno, i giovani dragoni del Porto saranno tra questi… Prima però c’è la Supercoppa con la voglia di rivincita contro il Milan. Ecco quanto si legge dal Tuttosport.

INFALLIBILE PIPITA

Il cambio di squadra in estate non ha modificato l’indole dell’argentino. Certo, il Pipita ci ha messo giusto un po’ di tempo per inserirsi nella Juventus che, a differenza del Napoli, non gioca per lui ma con lui. E’ il bomber che può decidere le partite con i suoi gol. E’ l’elemento che serve per annichilire il campionato e andare alla conquista della Champions. E anche quando non segna, Massimiliano Allegri se lo tiene ben stretto perché garantisce tecnica. La cosa buffa è che il Pipita mette in rete i colpi più difficili, come è accaduto nel derby, segnando una doppietta ma mancando due occasioni più facili, oppure al suo esordio in maglia bianconera contro la Fiorentina, con quel pallone passato tra il palo e il ginocchio di Tatarusanu. Di certo, il numero 9 bianconero appare quasi infallibile quando ha il pallone tra i piedi.

SEMPRE PIU’ INCISIVO

higuain-dybaloso

Per capire quanto sia già incisivo Higuain nella Juventus basta guardare un po’ di numeri: ha segnato 9 gol in campionato e tre in Champions portando alla causa bianconera 9 punti complessivi. Il Pipita ha firmato le vittorie pesanti contro Fiorentina, Sassuolo, Empoli, Napoli e Torino, nel ko contro l’Inter è entrato soltanto nel finale e in quello con il Milan si è trovato orfano di Dybala già alla mezz’ora dovendo così costruire dal nulla l’intesa con Mandzukic.

Soprattutto, ogni volta che ha segnato in serie A la Juventus ha sempre vinto. Anche gli scettici che a inizio stagione lo prendevano in giro per il giro vita adesso si sono ricreduti: di pesante ci sono soltanto i suoi gol. E con la doppietta di domenica il bomber argentino è arrivato a quota 200 reti nei quattro campionato in cui ha giocato: argentino con il River Plate (13 reti), spagnolo con il Real (107), italiano con Napoli (71) e Juventus.

LE DIFFERENZE

Certo, Higuain non ha ancora la media realizzativa dello scorso anno, quando andava a segno ogni 83 minuti: del resto, quel Napoli giocava soltanto in sua funzione mentre adesso il suo apporto al gioco della squadra è molto diverso. Ora lascia il segno ogni 119 minuti in campionato, ma i tre gol nell’ultima settimana tra serie A e Champions dopo un digiuno che durava poco più di un mese è indicativo sul fatto che il Pipita abbia ripreso il ritmo a lui più consono. E il ritorno di Dybala può mandarlo più spesso al gol: il matador non si ferma certo al Toro.

Impostazioni privacy