Vialli e gli allenatori di scuola Juventus, da Conte a Zizou

Gianluca Vialli, in una intervista alla Gazzetta dello Sport, ha parole di burro per i suoi ex compagni ora diventati allenatori: “Alla Juve ti insegnano a lavorare a testa bassa ed essere umile, ma soprattutto si mette la vittoria oltre ogni cosa

 

DNA vincente

Lo sanno tutti, perfino le magliette: “(Alla Juventus) Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta“, ma come si esporta questa mentalità? “Gli insegnamenti della Juventus te li porti dietro. Io, Conte, Carrera e Zizou abbiamo avuto un grande maestro come Marcello Lippi. Ci ha insegnato a farsi seguire e trascianre”. Vialli, da persona carismatica quale è, ha da dire la sua anche in merito alle critiche ricevute dalla Juve per le vittorie senza bel gioco: “Quando giocavo io i dirigenti non entravano mai a dirci “mi raccomando, giocate bene”, più che altro ci dicevano “mi raccomando, oggi vinciamo”, questa è la mentalità Juve. Meravigliosamente pratica”. Alla luce di tutto questo, Vialli sembra aver fatto suo lo stile Juve, in campo come in panchina, ma allora perchè non lo si vede più allenare dal secolo scorso? “Mi sono divertito e ho imparato molto, ma sono una persona curiosa e ho voluto fare altro, non me ne pento e applaudo i miei compagni“.

Vialli ed i suoi fratelli

Gianluca, ragazzo intelligente, disincantato ed

Gianluca Vialli ai tempi della Juve con i gradi di capitano
Gianluca Vialli ai tempi della Juve con i gradi di capitano

intenditore di calcio, ha allenato poco e bene il Chelsea, dei suoi compagni tuttavia hanno fatto più strada di lui in questo ambito: “Antonio doveva per forza essere un allenatore. Gli è sempre piaciuto informarsi e studiare, inoltre è sempre stato un grande uomo squadra con dei grandi maestri, da Trapattoni ad Ancelotti. Quello che lo ha distinto è stato l’aver trovato un proprio “quid” da allenatore. Mi pare inoltre che si sia adattato perfettamente al calcio inglese”. Mentre Carrera, primo in Russia con lo Spartak? “Massimo si conosce meno ma ha la stessa mentalità mia e di Antonio, saranno sempre miei fratelli”.

Vialli non ha mai giocato, tuttavia, con un altro allenatore di scuola e mentalità juventina: Zinedine Zidane. “Zizou sul campo era bellissimo ed etereo, ora da allenatore è diventato pratico ed incisivo. in lui si vede moltissimo il suo background juventino. Ha capito che da allenatore devi sporcarti un po’ più di quando giochi e ne sta ottenendo ottimi risultati“.
Da giocatore Gianluca era capitano di Conte e Carrera, quanto di Vialli c’è nell’esperienza di questi due allenatori? “Vorrei dire tanto, ma la verità è che erano sempre i primi a venirmi ad abbracciare dopo un gol, mettevano sempre il “noi” prima dell'”io“. Per questo fanno così bene in panchina”.

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