Le sorprese del 25 novembre

Che il 25 dicembre sia il giorno più “magico” dell’anno è noto a tutti i bimbi, quelli effettivi e quelli che non smettono di restare tali anche dopo gli “anta”. E se nella notte di Natale, le sorprese si palesano tra lo stupore divertito di grandi e piccini, non pare altrettanto  plausibile che il 25 novembre, esattamente un mese prima, sia giorno di strabuzzamento d’occhi e mani tra i capelli.

Per chi vive intorno al 45° parallelo e si barcamena da 3 giorni tra le secchiate che Giove Pluvio elargisce in abbondanza, trovarsi imbottigliato in un traffico impazzito è di per sé una sorpresa, data la buona viabilità della città. Niente di male? Certo, a patto di non capitare sul lungo Po nell’istante in cui Valentina e Valentino sono in cerca di libertà sulle acque in ebollizione. Altra sorpresona, quasi incredibile se non si è presenti. L‘ormeggio, causa della libera uscita dei traghetti, è sotto inchiesta. Intanto Valentina capovolta è già arrivata a San Mauro e di questo passo domattina sarà a Chivasso.

Non c’è 2 senza 3. La sorpresa delle sorprese si concretizza a Vinovo. La Juventus si sta allenando sotto la pioggia, considerandola un’auspicata e copiosa aspersione a scongiurare il malocchio che fa incetta di infortuni. Quando ad un tratto appare Santa Claus, al secolo Babbo Natale. È il 25 sì,  ma di novembre, qui gatta ci cova. Oddio, l’ospite ha la barba, ma non bianca e folta e poi si presenta in tono col suo stile, mica con una giubba rossa! Santa Claus, Giubba Rossa, indizi che portano a pensare all’America, laddove l’ospite impartisce lezioni di calcio. Perché Andrea Pirlo è un maestro, di calcio ovviamente, ma anche di educazione, di classe, di legami umani ad un ambiente che lo ha segnato nel profondo.

valentino-valentina-12_25152421Appena annunciato il rompete le righe nel campionato americano, eccolo visitare il centro di Vinovo. Anzi, immergersi nel Centro di Vinovo, quasi come dentro di lui dimorasse un intrinseco bisogno di Juve. Non ci sono più i Vidal, i Tevez, anche Pogba è via. C’è il suo erede, da fermo. Perché Dybala e Pirlo, a gioco fermo e sulle palle inattive, parlano la stessa lingua, tagliente per gli avversari. Chissà se anche Pjanic si è unito a loro? Ci sarebbe da mettere su un torneo a chi distrugge più ragnatele agli incroci.

Gradita sorpresa, ad un mese esatto dal Natale, in mezzo alle piogge da diluvio e barconi solitari che ricevono il Presentat Arm dei circoli cannottieri. Sia ben chiaro che il nome di Pirlo non lo vedremo nella lista UEFA di gennaio, seppure qualcuno abbia già ipotizzata una remota possibilità. Fantasticare è lecito, dire corbellerie è pericoloso.

P.S. Al passaggio di Valentina e Valentino, i circoli cannottieri lungo il Po, facevano il Presentat Arm, presentando GLI Armi, non LE Armi, come a naja.

 

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