Youth League, Siviglia-Juventus 0-2: le pagelle dei bianconeri. Grande prestazione di squadra

YOUTH LEAGUE, SIVIGLIA-JUVE 0-2: LE PAGELLE DEI BIANCONERI

La Primavera di Fabio Grosso vince a Siviglia e conquista tre punti fodnamentali nella corsa agli ottavi di finale di Youth League. Una partita intensa e combattuta decisa dalle reti di Clemenza e di Zeqiri. Ecco le pagelle dei ragazzi scesi in campo in terra spagnola.

Del Favero 6,5 – Il portiere bianconero viene chiamato in causa poche volte e con scarsa pericolosità. Quando serve però si fa sempre trovare pronto risolvendo qualche situazione ingarbugliata grazie al sempre perfetto tempismo in uscita.

siviglia-juve-4Semprini 7 – Aveva l’avversario più ostico degli spagnoli: quel Pozo che tanto aveva incantato a Vinovo nel match d’andata. Ma il terzino se la cava alla grandissima limitando le scorribande offensive dell’ala iberica e proponendosi anche qualche volta in zona offensiva. Sicuramente fra i migliori in campo dell’incontro.

Muratore 6,5 – Quest’oggi lascia la fascia da capitano al suo grande amico Clemenza, ma mette comunque in campo l’autorità necessaria per guidare la linea difensiva. In fase d’impostazione mostra la sua solita qualità, in chiusura riesce a rimediare a qualche sbavatura con l’aiuto dei compagni.

Andersson 6,5 Assieme a Muratore forma una coppia di centrali di difesa di tutto rispetto. Solido e attento in tutte le circostanze: controlla bene gli attaccanti spagnoli e non si nasconde mai quando si tratta di giocare il pallone nelle retrovie.

Rogério 6 – Un po’ più bloccato in difesa del solito, forse per non far scappare il velocità le ali andaluse. Viene saltato in velocità in un paio di occasioni ma nel complesso una prova solida per il laterale brasiliano.

Macek 6,5 – Finalmente una prestazione degna di nota per la mezzala ceca. Entra in campo con un ottimo atteggimento e tatticamente è sempre al posto giusto nel momento giusto. Nel momento del bisogno si fa trovare pronto, proprio ciò che serviva.

Toure 7 – Roccioso. La partita si mette subito nei canali a lui preferiti grazie alla repentina rete di Clemenza. Il guineano si piazza davanti alla difesa e dà grande protezione a tutta la difesa. Dopo la buona prova con il Chievo, il centrocampista africano regala un’altra ottima prova.

Caligara 6,5 – Il centrocampista classe 2000 sforna una generosissima prova in quel di Siviglia. Corre tantissimo e si mette a disposizione della squadra. A metà secondo tempo dà sfoggio delle sue ottime doti fisiche e tecniche con una progressione imponente che conclude con l’assist perfetto per Zeqiri. (dal 42′ s.t. Vogliacco s.v.)


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Clemenza 7 – Assieme a Semprini, il migliore dei suoi. Sblocca il match dopo tre minuti con una splendida percussione destra che termina piazzando il pallone col sinistro sotto le gambe del portiere avversario. Oggi è il capitano e svolge ottimamente anche questo compito incoraggiando i compagni a dare sempre di più. Elemento indispensabile per la squadra di Grosso. (dal 33′ s.t. Coccolo s.v.)

siviglia-juve-5Zeqiri 6,5 – Il peso dell’attacco quest’oggi era tutto sulle sue spalle. Difende bene i palloni utili a far salire la squadra e si fa trovare, da grande bomber, in posizione perfetta quando Caligara gli regala un cioccolatino da depositare in rete. Con Kean costantemente in prima squadra, la squadra ha bisogno dei suoi gol. (dal 24′ s.t. Leris 6 – Anche lui entra con l’atteggiamento giusto in campo: si rende protagonista di diversi scatti e sporca quasi tutti i palloni giocati dalla retroguardia spagnola)

Kastanos 6,5 – Schierato in una posizione un po’ defilata, il cipriota dimostra grande applicazione e la solità qualità con il pallone tra i piedi. Le due doti sono sotto gli occhi tutti e, per questo motivo, ci si aspetta sempre qualcosa in più da un talento come il suo.

Grosso 7 – Ci si aspettava una grande voglia di rivalsa dalla sua squadra dopo tre sconfitte consecutive. E così è stato. Tatticamente la squadra è messa in campo alla perfezione, ma ciò che cattura di più l’occhio è l’atteggiamento dei suoi ragazzi. L’allenatore deve aver sicuramente toccato le corde giuste nello spogliatoio e questo, in campo, si è visto.

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