Le nazionali danno, le nazionali tolgono

Stanno rientrando alla spicciolata i tanti uomini di Allegri coinvolti nella settimana dedicata alle nazionali, chi per qualificazioni ai mondiali, chi per amichevoli di lusso, chi per entrambe le cose. E come spesso succede queste partite hanno un valore contrastante sul fisico e sul morale dei giocatori impegnati in trasferte spesso spossanti, soprattutto per chi deve attraversare l’Oceano come ovviamente tutti i sudamericani.

CHI RIDE…

Da un po’ di anni a questa parte si è decisamente rinforzata la colonia ispanica tra le fila bianconere, e questo ovviamente porta alcuni scompensi fisici inevitabili che speriamo non si ripercuotano eccessivamente sul rendimento generale. Sicuramente chi tornerà con un sorrisone a 32 denti è Dani Alves, che col suo Brasile è reduce da due vittorie importantissime con i verde oro sia per la classifica del girone sudamericano, che li vede saldamente in testa, che per l’importanza di uno dei due risultati: 5 gol fatti e 0 subiti in due partite, ma soprattutto il 3-0 con cui si sono troppo facilmente sbarazzati dell’Argentina la dice lunga sulle intenzioni della nuova nazionale carioca. Per tornare nei confini Europei molto bene sono andati quasi tutti i nostri nazionali non italiani, con parecchi di loro che sono anche andati in gol tra le partite di qualificazione del week end e le amichevoli di lunedì e martedì: Khedira, Mandzukic, Pjanić, persino Lichtsteiner sono andati in gol con le loro rappresentative, anche se non tutti i gol hanno avuto lo stesso peso specifico. Le dichiarazioni di oggi dello svizzero rendono però bene l’idea di come possa davvero essere salutare a volte respirare un attimo un’aria diversa, anche per ricalarsi concentrati e decisi nella realtà di tutti i giorni. Speriamo che sia così come ha detto, ovvero che abbia testa solo per la Juve e voglia riconquistare a suon di grandi prestazioni il posto nella lista UEFA che quest’anno, almeno per ora, lo ha visto tagliato fuori proprio a favore di Dani Alves. Mario in compenso sta continuando a dimostrare che è attaccante vero, che i gol li sa anche fare e non solo far fare, e Allegri non può che essere felice di questo visto che i rientri sia di Pjaca che di Dybala sono slittati di qualche settimana.

E CHI PIANGE

Chi invece tornerà con le “ossa rotte”, anche se con umore differente, sono altri due sudamericani protagonisti entrambi della partita di questa notte, ovvero Cuadrado e Higuain. Il colombiano sta disuptando una fase di stazgione straordinaria, quasi esplosiva, per la facilità di corsa, con cui salta l’uomo e spesso trova il tiro. Nella partita di stanotte è stato uno dei più positivi dei suoi, insieme al viola Sanchez e a James Rodriguez, ma si son dovuti scontrare contro un Messi in stato di grazia che ha segnato una punizione delleBanner_editoriale_Dario_Ghiringhelli1 sue e fornito due assist spettacolari. Torna sconfitto Cuadrado, ma sicuramente in una buona condizione psicofisica. Chi non è altrettanto messo bene è invece proprio Higuain, che è stato accusato da molti in patria come uno dei colpevoli della disfatta contro il brasile e che stanotte nella vittoria contro la Colombia è partito in panchina. Anche in Argentina hanno iniziato a ironizzare sulla sua (non) forma fisica, e come se non bastasse a pochi minuti dalla fine si è anche concretizzata una specie di beffa nella beffa: Messi recupera palla, salta un paio di avversari, mette dentro un pallone invitantissimo su cui Gonzalo prova a intervenire ma si rende conto che non è per lui, arriva Di Maria alle sue spalle e insacca il 3-0. Dopo l’uscita un po’ polemica a Verona sponda Chievo proprio non ci voleva.

Non abbiamo parlato degli azzurri, perché causa infortuni vari non hanno quasi messo piede in campo con l’Italia se non per gli stakanovisti Buffon e Bonucci. Una nota di merito però la diamo a Rugani, che ieri nel suo esordio assoluto contro i Campioni del Mondo ha disputato davvero un’ottima partita. Ad Allegri il compito di capire che spremere ancora e chi lasciar riposare, anche in funzione dei chilometri percorsi non solo sul campo.

Dario Ghiringhelli (@Dario_Ghiro)

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