Sesto di Moriano è un piccolo paesino di circa mille anime in provincia di Lucca; vive qui Ubaldo Rugani, rappresentante di prodotti per la pesca, insieme alla moglie Lia, maestra. Da questa umile gente nasce il 29 luglio 1994 Daniele Rugani, oggi considerato uno dei maggiori prospetti del calcio italiano.
DANIELE RUGANI: UMILTÀ E TALENTO
Inevitabile che Daniele Rugani sia cresciuto con una buona dose di umiltà: sbirciando i suoi profili social capiremo subito di esser di fronte ad un ragazzo dai sani principi. Credente nel valore dell’amicizia come dimostrano le sue foto con l’amico Federico Barba, amico e compagno di reparto ai tempi dell’Empoli; amante del tennis, testimoniato dalle foto col padre a Roland Garros. Non solo: Daniele adora anche andare in bici e pescare. Ma soprattutto ha un altro grande hobby: giocare a calcio.QUEL RECORD STORICO CON L’EMPOLI…
IL RITORNO ALLA JUVENTUS
La Juventus, che detiene la metà del suo cartellino dal 2012, rileva la seconda parte del cartellino. Per il ragazzo lucchese si prospetta un gran futuro, con la Juventus che lo fa esordire proprio in un match di Champions, vinto poi 2-0 contro il Siviglia. È proprio il pubblico delle grandi occasioni che lo esalta: Daniele dimostra grande temperamento, senso del dovere, correttezza, abnegazione e intelligenza tattica: buoni ingredienti che, aggiunti al talento, consentono di dire la tua nel calcio che conta. Daniele sembra sapere ciò che sta per fare l’attaccante ancor prima dell’attaccante stesso, ne prevede le mosse anticipandolo spesso, caratteristica che gli permette di non dover mai ricorrere alle maniere ‘forti’.
Mercato? A Daniele interessa poco, giocare con la Juve è il suo sogno sin da bambino, la Vecchia Signora è la squadra per cui fa il tifo da sempre: non vuole sentire ragioni per andar via. Adesso dalle parole si parla ai fatti: Daniele ha una maglia azzurra da onorare ed al suo ritorno, molto probabilmente, spetterà a lui il difficile compito di non far rimpiangere Andrea Barzagli. C’è ancora tanto da migliorare ma il tempo è tutto dalla sua parte: chissà se tra qualche anno lo vedremo dirigere la difesa bianconera con la fascia da capitano al braccio.
Ci balza in mente qualche vago ricordo…
Alfio Pappalardo