Medhi Benatia, non chiamatelo “riserva”

Una cosa è certa: se Medhi Benatia risolve tutti i suoi problemi fisici non può essere considerato in questa Juve una semplice “riserva”. Il difensore marocchino, dopo una serie di campionati di ottimo livello con l’Udinese, è salito alla ribalta alla Roma, dove ha mostrato tutta la sua prorompente forza fisica e la capacità di anticipo che possiede. Sfortunata la sua esperienza in Germania, al Bayern Monaco di Guardiola, tecnico con cui non ha mai avuto un rapporto idilliaco. Tra noie muscolari e scelte tecniche, l’ex difensore della Roma non ha mai espresso tutte le sue qualità ed è rimasto per i tedeschi un oggetto misterioso, a fronte di una spesa di 26 milioni di euro più 4 di bonus. Quest’anno, dopo un assiduo corteggiamento del Milan, Benatia ha scelto la Juventus per rilanciarsi. Arriva a Torino in prestito per 3 milioni di euro con un diritto di riscatto a favore dei bianconeri fissato a 17 milioni di euro.
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NON PUO’ SBAGLIARE. Fin dall’inizio il centrale marocchino ha sempre avuto grande entusiasmo e voglia di mettersi in mostra per guadagnarsi sul campo una maglia da titolare e una conferma per la prossima stagione. Consapevole del fatto che la Juventus è un’occasione da non farsi sfuggire e, soprattutto, un treno che passa una sola volta, il difensore centrale ha avuto un ottimo impatto con la squadra bianconera, anche alla luce del fatto che già conosceva il campionato e il modo di intendere il calcio in Italia. Dopo le prime impressioni, e presenze, positive ecco i primi problemi. Nella sfida con l’Inter Benatia esce dolorante dal campo e, a causa dei problemi all’adduttore, è costretto a stare fermo ai box per quasi un mese. Ritorna in campo nel match con l’Udinese e, dopo le ultime due panchine consecutive, nella sfida con il Chievo ha offerto un’ottima prova, reggendo nel miglior modo possibile la difesa bianconera insieme a Bonucci.

Il difensore centrale se riuscirà ad avere continuità e a superare i problemi muscolari che lo hanno fermato ai box nelle ultime stagioni, sicuramente riuscirà a guadagnarsi uno spazio importante nella difesa bianconera. Il suo punto forte è la forza fisica, stacco aereo imponente, tecnica discreta, attento e con una capacità di anticipo niente male, Benatia rappresenta al meglio il difensore roccioso che farebbe comodo a tutte le squadre.
Contro il Chievo ha offerto un ottima prova, neutralizzando gli attaccanti gialloblu. Preciso e attento, anche e soprattutto alla luce degli infortuni che hanno colpito Chiellini e, per ultimo, Barzagli, sarà una risorsa importante per il tecnico Massimiliano Allegri.
Se sta bene, Benatia può dimostrare a suon di prestazioni che quando in forma non può essere assolutamente una riserva, nemmeno in questa Juve.

Aristide Rendina 

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