Caro Sarri, ma quali sono queste parole?

Non c’è campionato senza le polemiche: questo è vero, che gusto ci sarebbe senza un po’ di pepe, siamo d’accordo, ma a volte queste sembrano così stucchevoli e soprattutto immotivate che perdono il loro senso. Maurizio Sarri è un vero e proprio maestro della polemica: l’anno scorso si è lamentato praticamente di tutto il lamentabile, e quest’anno ha iniziato così come aveva finito.

ACCUSE SENZA SENSO

Il primo show di Sarri in conferenza stampa ha avuto tanti target: Coppa d’Africa, manto erboso, Higuain, Juventus. Sugli ultimi due, l’allenatore del Napoli non ha detto molto (anche se ha nominato la parola Juventus 27 volte, Napoli solo 8), ma ha chiaramente spiegato che “qualche dirigente della Juventus ha parlato di Higuain quando era un tesserato del Napoli” e questo gli “ha fatto girare altamente i coglioni”.

Vorremmo chiedere al sig. Sarri: “Ma, precisamente, quali sono queste parole? E chi sono questi dirigenti?” Fino a prova contraria, le uniche parole di Giuseppe Marotta sull’attaccante argentino sono state “Non paghiamo la clausola”, a domanda precisa di un giornalista.

Infantilismo senza senso e soprattutto senza una vera e propria ragione: Sarri dovrebbe essere un allenatore di calcio, e invece, in conferenza stampa, prende la posizione di oratore e provocatore, facendo, in realtà, figure da persona poco matura. Un vero e proprio peccato, per uno dei mister migliori sulla piazza.

CLIMA DI PIANTI

Anno nuovo, vita vecchia: non cambia mai nulla. Se, magari, gli undici titolari subiscono delle modifiche,Sarrile dichiarazioni dei tesserati della squadra partenopea restano di bassissimo livello. E dopo non aver permesso nemmeno una conferenza stampa in oltre un mese di ritiro, aver istituito quelle “ad invito”, manco si fosse a una festa in maschera in un locale vip, ritornano “i pianti di Sarri”. Sia chiaro, il toscano è un allenatore sublime, un grandissimo uomo di campo, ma queste continue lamentele pubbliche, nei confronti del mondo, quasi come se i problemi ci fossero soltanto a Napoli, sono completamente fuori luogo. Inventarsi fantomatiche dichiarazioni, instaurare un clima di polemica per via di un’analisi di John Elkann sembrano tante scenette per infuocare l’ambiente. Sì, ci potrebbe anche stare, in un momento in cui la piazza non è contentissima, ma la domanda che ci facciamo è sempre e soltanto la stessa.
E se accadesse al contrario? Non ci azzardiamo neanche a pensarci.

 

 

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