West Ham – Juventus 2-3. Le pagelle dei bianconeri

West Ham – Juventus. Le pagelle dei bianconeri

Buffon 6 – Copre bene in uscita in occasione del palo di Valencia, mentre non può fare nulla sul gol di Carrol. Lascia il campo alla fine del primo tempo senza aver compiuto una sola parata.

(Dal 45′ Neto 6 – Incolpevole sul secondo gol di Carrol, non è mai chiamato in causa nemmeno lui. Quasi impossibile giudicarlo).

Daniel Alves 6.5 – Con il pallone tra i piedi è un autentico spettacolo. Origina le azioni di entrambi i gol e pennella cross e suggerimenti che non possono non far sognare. Dà l’impressiona di essere un po’ meno perfetto in fase di non possesso, ma le gambe sono pesanti e le occasioni per valutarlo in tal senso sono davvero poche.

(Dal 60′ Untersee 6 – Praticamente non viene mai messo in difficoltà. Entra quando la gara è indirizzata verso una tranquilla conclusione e fa il suo).

Rugani 5.5 – Ottime alcune chiusure, mostra anche una buona serenità con il pallone tra i piedi, ma va troppo in difficoltà sui palloni aerei. Certo, Carrol è uno specialista, ma quando giochi nella Juve certe leggerezze non sono mai accettate.

(Dal 60′ Chiellini 6 – Torna in campo dopo le vacanze e si tratta di una serena sgambata. Saranno altri i momenti in cui tirare fuori la celebre grinta),

Benatia 6 – Sfiora il gol, giusto per non perdere mai l’abitudine, mentre in fase difensiva non è particolarmente stimolato. Gli attaccanti del West Ham fanno paura soltanto quando la squadra si affaccia su calcio piazzato.

(Dal 60′ Barzagli 6 – Come per Chiellini, si tratta del più sereno dei rientri. Mai messo sotto pressione, comincia a riabituarsi al bianconero, dopo aver incantato con l’azzurro dell’Italia).

Alex Sandro 5.5 – Forse il meno positivo dei bianconeri. I cross non sono quelli a cui aveva abituato, spesso si intestardisce nella giocata personale e in fase difensiva si mostra un pochino distratto.

(Dall’87’ Kastanos sv)

Lemina 6 – Solido e con sprazzi di ottima qualità. La prova del classe 1993 è senza ombra di dubbio positiva e forse ora il pensiero di venderlo non sembra più così affascinante. La base su cui lavorare per costruire un grande giocatore è ottima.

(Dal 78′ Macek sv)

Pjanic 6.5 – Sparisce un po’ nel secondo tempo, ma finché c’è partita la sua prova come regista davanti alla difesa è ottima. Gioca sempre in verticale, ha la tranquillità dei grandi e si mostra propositivo anche in fase difensiva, cercando costantemente l’anticipo. Promosso a pieni voti.

(Dal 78′ Marrone sv – Gioca poco per essere valutato, ma degno di nota il lancio per il tris di Zaza)

Asamoah 6.5 – Come mezz’ala sembra davvero a suo agio. Domina nella sua zona, aiuta Alex Sandro in entrambe le fasi e palla al piede non sbaglia quasi nulla. Se si confermasse a questi ritmi, sarebbe un grandissimo acquisto.

(Dal 69′ Hernanes 6 – Prova a fare paura con qualche conclusione dalla lunga distanza. Per il resto può fare poco: la partita è largamente addormentata quando mette piede in campo).

Pereyra 6 – I carichi si sentono, ma finché le gambe girano è volenteroso e soprattutto unisce alla voglia tanta qualità. Se riesce a proseguire su questa strada, la cessione è tutt’altro che scontata.Higuain

(Dal 69′ Zaza 6.5 – Entra e segna. Tutto nella norma, tutto come lo scorso anno. Forse andrà via perché vuole giocare titolare, ma con lo spirito giusto potrebbe essere preziosissimo per la Juve)

Dybala 7 – Inarrestabile. Salta tutti come birilli, segna il primo gol con un controllo e una freddezza che ricordano di che campione si stia parlando e regala la seconda marcatura a Mandzukic con una splendida azione. Sfiora anche la doppietta personale, in mezzo alle tante belle giocate.

(Dal 60′ Pjaca 6 – Come per gli altri entrati nel corso del secondo tempo, c’è da tenere in considerazione l’andamento della gara, con i ritmi che si sono progressivamente abbassati, ma quando ha il pallone tra i piedi non può non fare paura. Tanti ottimi spunti e una certezza: avrà più spazio di quello che si pensi)

Mandzukic 6.5 – La grinta è meravigliosa, esattamente quella che serve e lo contraddistingue. Segna un gol e ne sfiora altri due, confermando che chi l’aveva già accantonato per far spazio a Higuain sbagliava di grosso.

(Dal 46′ Higuain 5.5 – Ancora fuori dai meccanismi della squadra, mostra comunque impegno e voglia di mettersi in mostra. Anche la forma fisica migliore è ancora da raggiungere).

 

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