C’era una volta: dalle “7 sorelle” a “6 sorellastre e una regina”

Come nelle migliori fiabe, potremmo cominciare dicendo che “C’erano una volta, in un Paese lontano lontano” 7 sorelle dall’aspetto diverso, ma tutte con un loro fascino in qualche modo irresistibile.

Crescendo e con il passare del tempo, le 7 sorelle cambiarono nell’aspetto e il loro fascino cominciò a mutare nel tempo, restando pur sempre costante nonostante l’avanzare dell’età. Una delle sorelle più grandi, che era sovente indossare abiti bianco e neri, spesso si ergeva sulle altre per il suo fascino e l’amore che suscitava. Tanti i pretendenti che ardivano di entrare nelle grazie della Signora, così era chiamata dai più, ma anche altrettanti che nutrivano una profonda invidia per il suo bel aspetto e per il suo successo.

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LA CONGIURA – Così accadde, un brutto giorno, che una delle altre sorelle, stanca di essere sbeffeggiata e relegata al ruolo di eterna seconda (o terza, o quarta, o quinta e così via) ordì sapientemente un complotto per sminuire la sorella maggiore e per denigrarla davanti a tutto il Paese.
Fu cacciata e bandita, temporaneamente, in un paesino di provincia, dove inevitabilmente la Signora perse parte di quel suo misterioso fascino che le apparteneva, ma non per questo cadde sotto i colpi di quello che avrebbe potuto essere un baratro profondissimo. Allo scadere di questo esilio, appena un anno dopo, la Signora tornò a cAsa, andando di nuovo ad “abbracciare” le altre 5 sorelle. Si perché con la sesta sorella, o forse sorellastra, i rapporti si erano incrinati, giacchè quest’ultima approfittò dell’assenza della Signora per appropriarsi di alcuni titoli che le spettavano di diritto.

L’ARRIVO DEL CONTE – La Signora venne accolta con freddezza al ritorno a cAsa, quasi con scherno e indifferenza e impiegò anni prima di riuscire a reclamare, a diritto, quanto le appartenesse. Un bel giorno, giunse nel paese un Conte: una vecchia conoscenza, a dire il vero, giacchè lui e la Signora si erano già incontrati in un campo verde, anni orsono, e avevano vissuto una importante e intensa storia d’amore.
Il Conte divenne oggetto delle maldicenze indirizzate alla sua Signora, ma seppe farsi forza, alzare il suo scudo e proteggere se stesso e la sua amata. Poco tempo dopo, un anno per l’esattezza, il Conte e la Signora si ritrovarono a festeggiare, in un’occasione di grande giubilo che coinvolse gran parte del Paese o, per meglio dire, quella parte del Paese che aveva sofferto per l’esilio di madama. La Signora si era ripresa il titolo e ancora oggi, dopo 5 anni, se ne fregia con orgoglio, esibendone lo stemma sulla propria veste bianco e nera. Nonostante il Conte abbia lasciato la Signora per andare a guidare l’esercito Nazionale, il percorso intrapreso insieme continua, grazie ad un cavaliere che ha reso entrambi Allegri, andando a conquistare la sua amata e i suoi fedeli sostenitori.

E LE ALTRE? – E le altre sorelle? Che ne è stato di loro? Beh, con il tempo, alcune sono cadute in disgrazia e sono emigrate in paesini di periferia. Altre, sono rimaste in paese cercando di mantenere il passo e di essere degne di stare al fianco della Signora, in poche vi riescono a dire il vero.
Che accadde, invece, alla sorellastra? A lei, forse, è toccato il destino più triste: un matrimonio combinato, per motivi d’interesse, con un signore proveniente dall’est e un divorzio che ha portato ad un altro sposalizio di recente. Niente titoli, niente successi e, probabilmente, di nuovo quell’invidia di tanti tanti anni fa.
E mentre, oggi, la Signora continua ad attrarre pretendenti da tutto il mondo, la bramano infatti nobil uomini dal Sud America, dall’Est Europa e dal suo stesso Paese.

Oggi, non si racconta più la storia delle 7 sorelle, giacchè di queste, solo la Signora ha saputo dimostrare il suo valore diventando la regina del Paese. Le altre continuano a viverne all’0mbra, lamentandosi, il più delle volte, per la loro stessa incapacità di eguagliare il fascino e i titoli che la Signora continua ad accumulare.
Se fossimo in una fiaba diremmo “e vissero tutti felici e contenti”, ma al momento, felici e contenti pensiamo possano esserlo solo i sostenitori della Signora, mentre le altre sorelle stanno a guardare, invidiando i successi e pensando nostalgicamente la fascino ormai perduto.

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