Conte: “Con la Juve la mia gioia più grande”

Antonio Conte ora veste il blue del Chelsea, dopo aver indossato per due stagioni l’azzurro della Nazionale italiana. Eppure, il legame con il bianconero della Juventus resta fortissimo: tre stagioni spettacolari da allenatore sono un ricordo indelebile per tutti, nonostante l’epilogo burrascoso di due estati fa. Lo stesso allenatore leccese, in un’intervista rilasciata negli Stati Uniti dove è impegnato col suo Chelsea, ha parlato proprio delle sue annate con la Vecchia Signora.

SCUDETTO – “Come allenatore, la mia gioia più grande è stata sicuramente quando abbiamo vinto il primo Scudetto con la Juve. La squadra veniva da stagioni complicate e le aspettative iniziali ci davano al massimo al sesto posto. Ed invece abbiamo vinto partendo da sfavoriti”. 

ZLATAN “C’erano squadre fortissime in quella stagione: l’Inter che veniva dal triplete, il Napoli di Cavani e soprattutto il Milan di Ibrahimovic. Ricordo che quell’anno fu l’unico in cui Zlatan non vinse il campionato. Speriamo che questo possa ripetersi anche adesso in Premier League”.

SCOMMESSOPOLI“Una brutta storia che non mi piace ricordare nemmeno ora. Una storia che non accetto, perché ho lottato tantissimo per convincere tutti della mia innocenza. Tutti i giocatori che ho avuto e anche i miei colleghi allenatori mi conoscono, sanno chi è Antonio Conte. Anche se adesso è tutto passato, la vicenda è rimasta dentro me e ha segnato anche la mia famiglia”. antonio_conte_stephan_lichtsteiner_spazioj

DA GIOCATORE – “Trapattoni è stato come un padre per me, il mio primo anno a Torino fu molto negativo, ma lui mi supportò sempre. Passai dal Lecce alla Juventus e mi ritrovai a giocare con idoli come Tacconi, Schillaci e Baggio, per me era difficile avere un rapporto con loro. Nella seconda stagione iniziai a giocare: sono stato 13 anni alla Juve, da capitano, e ho vinto e perso tanto“.

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