Serve davvero un altro centrocampista? L’acquisto “interno” di Asamoah

E se la Juve avesse già in casa il centrocampista che le serve? Kwadwo Asamoah, 27 anni, professione: tuttocampista. Il ghanese è stato limitato da guai fisici che lo hanno perseguitato nel corso delle due ultime stagioni, ma nel corso dei primi due anni in bianconero non ha mai demeritato, offrendo prestazioni di assoluto spessore. La caratteristica che più piace è la duttilità tattica, infatti può giocare praticamente in ogni ruolo del centrocampo: l’intelligenza tattica coadiuvata da uno straripante dinamismo gli permettono di adattarsi in svariate posizioni.

Kwadwo-Asamoah-joined-Juventus-training-camp

IMPIEGATO COME MEZZ’ALA – Nei primi due anni, con mister Conte, Asamoah è stato spesso impiegato sulla fascia sinistra, adesso sarebbe sicuramente più utile in mezzo al campo, essendo il settore di sinistra già coperto dall’esperienza di Zio Pat e dal talento di Alex Sandro: andrebbe così a collocarsi proprio nel ruolo di quel titolare che è il protagonista del tormentone del calciomercato estivo. Significherebbe snaturarlo? No, perché in realtà l’ex Udinese nasce calcisticamente proprio come interno, spostato solo con il suo approdo a Torino sulla corsia mancina da una felicissima intuizione di Conte. Insomma, ben poche squadre, non solo in Italia ma nel mondo, possono permettersi una “riserva” di lusso così. L’unico dubbio è inscindibilmente legato a quella fragilità muscolare che lo ha bloccato nelle ultime annate, risolte queste problematiche, non resterebbero incognite sul valore del giocatore.

OCCASIONI DI MERCATO – Scommettere su Asa sembra sensato anche dal punto di vista del mercato, infatti, proprio a causa degli infortuni il valore del suo cartellino è notevolmente scemato, per cui una sua eventuale cessione non garantirebbe un introito esagerato. In più, la Juventus dovrebbe ricercare un suo sostituto andando a spendere altri milioni sul mercato, che ha già chiesto tanto alle casse della società. Proprio per questo si potrebbe concedere un’altra chance ad un giocatore ancora giovane – 27 anni – che ha sempre dimostrato attaccamento alla maglia e professionalità, qualità che – anche e soprattutto per i tifosi juventini –  non passano mai inosservate in quel di Torino.

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