Analisi Juventus – Melbourne Victory

Primo match ufficiale della Juventus nell’International Champions Cup contro il Melbourne Victory al Melbourne Cricket Ground. Gli 11 titolari sono Neto, Rugani, Marrone, Severin, Lirola, Lemina, Hernanes, Asamoah, Alex Sandro, Dybala, Cerri.

BUON INIZIO – Discreto primo tempo della squadra di Allegri. Il ritmo come di consueto in queste partite estive non è stato elevatissimo, ma si sono visti alcuni fraseggi stretti molto interessanti. La Juventus è risultata pericolosa soprattutto sulle fasce. Grande spinta di Alex Sandro e Asamoah sulla sinistra. Buono il contributo sulla destra di Pol Lirola. Da un suo cross è scaturita l’azione più pericolosa dei bianconeri, palo di Rugani al 30′. Dybala è parso già in forma e ha svolto il solito lavoro di raccordo tra centrocampo e attacco. Prontissimo Neto sull’unico pericolo al 44′. Sottotono il Profeta Hernanes, ancora in ritardo di condizione e poco propositivo in fase di regia.

CALO NELLA SECONDA FRAZIONE – Girandola di cambi nella ripresa. Fuori Dybala, Alex Sandro e Asamoah insieme a Lemina, Rugani, Cerri, Hernanes e Severin. Dentro tanti giovani, Blanco, Coccolo, Parodi, Padovan, Rosseti, Macek, Kastanos e Vitale. Ottimo inizio di secondo tempo e vantaggio siglato al 53′ con un gol da cineteca dell’ex canterano del Barcellona Carlos Blanco Moreno. Da metà campo beffa il portiere degli australiani troppo fuori dai pali. Con il proseguire dalla gara calano però i ragazzi di Allegri e rischiano prima su un brutto retropassaggio di Blanco e poi su un tiro al centro dell’area di Austin. Il pareggio arriva al minuto 83 con Ingham. I rigori sanciscono la sconfitta bianconera con l’errore decisivo di Padovan.

I NUOVI ARRIVI – Tutti si aspettavano di vedere Pjanic e Benatia, ma il tecnico toscano ha deciso di preservarli e lasciare spazio ai giovani della primavera. Pronosticabile il loro utilizzo nella prossima partita contro il Totthenam tra 3 giorni. L’obiettivo è fare bella figura contro un avversario più probante e di assoluto livello. Avere due giocatori del loro calibro freschi e vogliosi di mettersi in mostra non potrà che aiutare la squadra.

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