Finalmente torna a rotolare il pallone (o quasi)

Ebbene sì, ci siamo quasi. La voglia di rivedere in campo i nostri beniamini è altissima, per molti di noi inizia nel momento stesso in cui arriva il triplice fischio dell’ultima partita ufficiale. Va bene, abbiamo avuto la panacea dell’Europeo e qualche partita ce la siamo sinceramente goduta, anche grazie alla presenza di molti juventini in campo e non solo nell’Italia. Ma la Juve è la Juve e la voglia di rivedere la Signora è tantissima. Lo sa la Juventus stessa, se è vero come è vero che sul sito ufficiale della società campeggia un enorme conto alla rovescia che ci separa dalla partenza per il Tour estivo direzione Melbourne prima e Hong Kong poi. Come a dire: ci siamo quasi.

Migliorare i profitti: l’interesse nei confronti di queste amichevoli estive è cresciuto nel tempo, diventando ormai business a tutti gli effetti e la spettacolarizzazione della preparazione ha fatto avvicinare molti tifosi anche a queste che per i giocatori sono partite utili solo “a mettere minuti nelle gambe”, come dicono quelli bravi, e a rompere la monotonia degli allenamenti estivi che spesso prevedono lunghissime sedute solo ed esclusivamente atletiche e pochissimo pallone. I grandi club hanno fiutato l’affare e allora ecco la “International Champions Cup”, con alcune delle migliori squadre europee e non affrontarsi a diverse latitudini e longitudini per soddisfare i palati di tutto il mondo pallonaro. E se vi trovaste in zona in quel periodo, sempre sul sito della Juve nella descrizione di ogni singola partita avrete anche la possibilità di acquistare i biglietti. Questo aumentato interesse per il calcio estivo consente alle grandi squadre di cimentarsi in partite di un certo livello con avversari di rango, cosa che piace sempre anche ai giocatori per rendersi conto di come stanno procedendo le cose, piuttosto che affrontare compagini di provincia con risultati che vedono sempre superati i 10 gol segnati e che poco lasciano intendere sui veri valori delle squadre.

La febbre sale: leggendo sui social networks e sui forum i tifosi hanno davvero voglia di rivedere la Juve all’opera. Lo dimostra anche il grande numero di rinnovi effettuati per gli abbonamenti e il calorosissimo abbraccio riservato ieri a Miralem Pjanić nel giorno della sua presentazione ufficiale al popolo bianconero: lo Juventus store dello stadio è stato letteralmente preso d’assalto. Ovviamente è il mercato ad essere protagonista in questi giorni estivi, ma ai nomi che rimbalzano da un quotidiano all’altro presto, prestissimo, si sostituirà il pallone. Per molti il mercato non è altro che l’intervallo tra una stagione e l’altra. Mancano 10 giorni, ora più ora meno, al primo fischio d’inizio stagionale, e come spesso accade sarà anche l’occasione per vedere giocare quei giocatori che spesso siedono in panchina o sono della Primavera. Già perché tutti i nazionali ancora devono rientrare dalle vacanze posticipate aBanner_editoriale_Dario_Ghiringhelli1 causa dell’Europeo, e non saranno pronti a scendere in campo dopo pochi giorni di lavoro (dovrebbero arrivare tutti intorno al 20 insieme al brasiliano Dani Alves protagonista in Copa America). Dunque in queste prime uscite ci sarà spazio un po’ per tutti, anche per chi vorrà mettersi in mostra cercando di guadagnare posizioni agli occhi del mister o magari ammaliare qualche acquirente per andare a giocare altrove. Quel che è certo è che saremo in tantissimi alle 11.00 di sabato della prossima settimana (le 19.00 locali) a seguire quella che comunemente viene definita la prima sgambata di stagione. E pazienza se le gambe saranno imballate, il gioco non sarà fluido, e qualcuno si lamenterà che qualche acquisto non sembra all’altezza. Fa parte del gioco, il mister lo sa, i giocatori lo sanno, la società pure. Ci sarebbe da preoccuparsi al contrario se a metà luglio girassero tutti a mille.

Saremo ancora piuttosto lontani da quello che sarà il calcio vero, e ci sarà da attendere ancora un mese buono, ma un buon antipasto prelude spesso a un’ottima cena. Per come siamo abituati negli ultimi 5 anni le attese sono ovviamente altissime, e seguiremo con occhio ancora più critico i primi rimbalzi stagionali di quel pallone che ci fa impazzire.

Dario Ghiringhelli (@Dario_Ghiro)

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