Italia-Svezia 1-0. Le pagelle degli azzurri: difesa insuperabile, Eder decisivo

Italia-Svezia 1-0. Le pagelle degli azzurri

Buffon 6 – La parata più complicata la compie a gioco fermo, per il resto si limita a prestare attenzione nelle uscite e fornire una soluzione ai difensori in difficoltà. La sicurezza trasmessa comunque è la solita.

Barzagli 6.5 – Una certezza. Come sempre. Insuperabile nell’uno contro uno, è attento anche nei duelli aerei e sopperisce con l’intelligenza quando la situazione si fa complicata.

Bonucci 6.5 – Eccede con i lanci, che non sempre sono precisi, ma ha l’attenuante del poco movimento davanti a lui. Citato l’unico difetto, la prestazione in fase difensiva è solidissima. Perfetto è una parola scomoda, ma lui conferma quanto messo in mostra nella prima gara.

Chiellini 6.5 – Ekdal l’aveva provocato, ma lui dà la sensazione di non aver nemmeno sentito le parole dello svedese. Gioca la solita partita, annulla Ibra, chiude ogni spazio e non si tira mai indietro davanti allo scontro. Qualche errore di troppo in fase di importazione.

Candreva 5.5 – Nel primo tempo rimane un po’ troppo basso, scatenando l’ira di Conte, e quando arriva al cross tende a mettere i palloni troppo addosso al portiere avversario. Cresce come tutta la squadra nella ripresa, ma da lui è sempre lecito aspettarsi qualcosa di più.

Parolo 5 – Sfiora il gol con un colpo di testa, ma la traversa gli dice no. A parte l’occasione, però, per gran parte della partita non ci capisce granché. Non aiuta nel pressing e fa fatica anche a gestire il pallone. Prestazione parecchio sottotono.

De Rossi 6 – Dare ordine non è semplice, sia per il pressing avversario che per il poco movimento della squadra, ma lui fa il suo. In fase difensiva è solido, e visto l’andamento della gara per larghi tratti era quello il suo compito principale.

(74′ Thiago Motta sv)

Giaccherini 5.5 – Bene nel finale, quando riesce finalmente a saltare l’uomo e mette un gran cross che quasi regala il gol a Parolo. Per il resto della gara, però, fa davvero fatica a essere incisivo in entrambe le fasi.

Florenzi 5.5 – Sprazzi del suo talento e qualche buono spunto, ma soffre l’atteggiamento della sua squadra. Aiuta comunque con ordine Chiellini in fase difensiva.

(85′ Sturaro sv)

Pellè 4 – Male, malissimo. Il primo passaggio riuscito è datato 56′, per il resto una marea di errori. Poco pressing, poco movimento, sembrava scomparsa anche l’intesa con Eder. Decisamente una partita da dimenticare.

(60′ Zaza 6.5 – Il suo ingresso sveglia la squadra. Lo juventino dà la scossa che ci si aspettava da lui e, soprattutto, è decisivo nell’azione del gol, volando in cielo per spizzare il pallone che lancia a rete Eder. Un volo verso vette impensabili che descrive in pieno il ragazzo: l’impossibile non esiste, conta solo il cuore).

Eder 6.5 – Primo tempo pessimo, ma dagli spogliatoi esce un altro giocatore. Pressa come non aveva mai fatto nel primo tempo, si fa vedere, recupera palloni e, soprattutto, sigla il gol decisivo. Bello e importante. L’eroe che non ti aspetti in un pomeriggio tutt’altro che da incorniciare, fin lì.

Conte 6 – Per larghi tratti i giocatori allargano le braccia sconsolati di fronte ai suoi rimproveri. Segnale che qualcosa non funziona. Il primo tempo è inguardabile, la probabile strigliata nella ripresa funziona. Sceglie bene anche i cambi, anche se forse Zaza si poteva inserire qualche minuto primo. L’Italia, comunque, è agli ottavi. E alla fine chi vince ha sempre ragione.

Edoardo Siddi

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