Final Eight, Juventus – Torino 1-0. Le pagelle dei bianconeri: Pozzebon regala la finale, Favilli si sacrifica

Final Eight, Juventus – Torino 1-0. Le pagelle dei bianconeri

Audero 6 – Gara estremamente tranquilla. Deve compiere una sola parata – che avrebbe eseguito anche durante il sonno -, per il resto si limita a tenere alta la guardia della sua retroguardia quando il Torino dà l’impressione di provare a fare sul serio.

Lirola 6.5 – Domina la fascia come al solito. Un Torino arrendevole lo libera da preoccupazioni difensive e gli permette tutte le scorribande che vuole, anche se con saggezza limita il dispendio di energie. Suo l’assist per il gol di Pozzebon che decide la partita. E non è un caso che ogni volta che arriva al fondo gli avversari debbano tremare.

Romagna 6.5 – Il Torino non è esattamente irresistibile e lascia il povero Tobaldo solo a combattere contro i centrali della Juve. Per sua sfortuna uno dei due è Romagna, che non gli fa vedere un pallone, blocca ogni tentativo avversario prima che si possa anche pensare alla parola pericolo e dà un contributo gigantesco in impostazione.

Blanco Moreno 5.5 – La nota stonata della linea difensiva è ancora lo spagnolo. L’occasione più ghiotta dei granata – il tiro di Traoré in pieno recupero – è un colossale regalo del classe 1996, e anche le gli altri brividi arrivano tutti dalla sua zona. Qualche piccola sbavatura anche nel giropalla.

Zappa 6 – Non sfrutta le praterie a disposizione, ma questo principalmente perché la Juve gioca più sulla destra. È più attento rispetto alla gara con l’Empoli in fase difensiva, ma la perfezione è ancora lontana. Pol Lirola

Macek 6.5 – La qualità a centrocampo è la solita, la catena di destra funziona alla perfezione. Il ceco non perde un pallone, fa filtro con la consueta efficacia e dà una grossa mano anche a Toure. È un pilastro intoccabile e regala anche numeri d’alta scuola. Se ne parla poco, ma è uno dei più futuribili.

Toure 6 – In fase di impostazione non dà un grande contributo, ma non è propriamente nelle sue corde. Il suo obiettivo principale è quello di fare filtro e, anche se con uno stile non sempre da applausi, lo fa con efficacia.

Cassata 6.5 – Nel primo tempo è inarrestabile. Fugge senza problemi agli avversari, semina granata come birilli e crea un’infinità di occasioni potenziali, confermando le grandi cose messe in mostra anche contro l’Empoli. Non segna, ma come al solito è una spina nel fianco dolorosissima per gli avversari. E un’arma dolcissima per Grosso.

Kastanos 5.5 – A tratti lezioso, svaria su tutto il fronte d’attacco, e questo è il suo merito più grande, ma è troppo poco incisivo. Lecito aspettarsi qualcosa in più da uno come lui. Magari le sirene della finale lo riaccenderanno, restituendo il cipriota che a lungo ha incantato. (Dall’85’ Didiba sv)

Favilli 6 – Dopo la serata da protagonista contro l’Empoli deve accettare di scendere nell’arena e combattere al buio, con una fatica immane e senza poter eccellere. Di fatto, non ha occasioni trasformabili in gol, ma è fondamentale nell’aprire gli spazi e tenere in costante apprensione la difesa del Torino.

Pozzebon 6.5 – Prima si divora il gol del vantaggio, poi è come sempre al posto giusto per farsi perdonare e affondare il Torino. Il suo gol regala il pass per la finale e gli permette di aggiustare ulteriormente la sua media gol. Marcatura a parte, la corsa e gli spunti sono i soliti. Da mal di testa per gli avversari. (Dal 77′ Vadalà sv)

Edoardo Siddi

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