Vi spieghiamo perché Dani Alves può liberarsi a zero

Dani Alves è sempre più vicino alla Juventus. Anzi: in Spagna, dalle parti di Barcellona, sono sicuri che l’affare sia fatto. E che tutto sia stato chiuso prima della finale di Copa del Rey, quando il brasiliano avrebbe annunciato la sua decisione alla squadra. Un addio particolare, grazie a una clausola che sta facendo scalpore: il terzino potrà lasciare il Barça a parametro zero.

Lo scorso giugno, Alves ha firmato un rinnovo: più di sette milioni di euro netti per due stagioni. Ma per rimanere padrone del proprio destino, nel caso in cui avesse perso la titolarità, il laterale destro è arrivato a un accordo: avrebbe potuto svincolarsi prima del 5 giugno 2016 e del 5 giugno 2017, senza pagare la clausola rescissoria di dodici milioni di euro. Detto, fatto – secondo quanto si dice in Spagna, almeno.

Un accordo dovuto alla fretta di chiudere, per evitare di perdere il calciatore a zero. Ecco, però: questo cavillo sta creando una grande discussione nel mondo blaugrana. L’ex direttore Toni Freixa – in carica al momento del rinnovo di Alves – ha scritto su Twitter: “Per la cronaca, il contratto di Alves con la clausola che gli permette di andare via a zero non è mai passato per la Giunta Direttiva”. E, in effetti, nel comunicato ufficiale del club non si fa riferimento a questo passaggio.

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Il tweet di Freixa

Questa pare essere una sorta di vendetta di Alves, che ha più volte dichiarato di essere stato trattato male dal club e ha iniziato una sorta di ‘guerra fredda’ con la società. Tuttavia, la stampa iberica c’è andata giù pesante: “La clausola della vergogna”, è stata addirittura soprannominata, mentre ‘Sport’ ha titolato: “Scandalo! Alves va via gratis”. Insomma: non l’hanno proprio presa bene, anche perché il brasiliano è ancora una pedina fondamentale per il Barça, nonostante l’arrivo di Aleix Vidal. Chissà che non possa diventarlo anche alla Juve.

 

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