Conte, Bonucci e lo stage: un caso montato sul nulla

La Juventus contro Conte, Conte contro la Juventus. Ma quanto c’è di vero in queste parole? Niente, praticamente zero. Perchè se da un parte sembrerebbe nascondersi una tensione tra il Ct della Nazionale e la Juventus, dall’altra c’è un regolamento da applicare e da rispettare.

Conte BonucciLa Juventus non manderà Leonardo Bonucci allo stage Pre-Europei voluto dal commissario tecnico dell’Italia. E così sia. “Grana Bonucci, Caso Bonucci”: ma quale caso? Antonio Conte non ha potuto convocare i giocatori di Milan e Juventus visti gli impegni per la finale di Coppa Italia. L’ex allenatore della Juve, sperava almeno di poter contare sulla presenza di Leonardo Bonucci, squalificato in Coppa e grande assente per la finale di sabato. Ma la società bianconera si è opposta, applicando semplicemente alcune regole del regolamento. Quali? Eccole.

Non essendo lo stage uno degli appuntamenti inseriti nel calendario Fifa, i club non hanno alcun obbligo di concedere i giocatori alle nazionali. Quindi, nonostante la squalifica, la Juventus vuole che il giocatore si alleni a Torino con la squadra in questi giorni e che partecipi alla trasferta per fare gruppo.

Inoltre, la Juve non è formalmente obbligata a concedere il giocatore, perché il giocatore è ancora impegnato con il suo club tuttora in lizza per una competizione ufficiale, anche se squalificato. Così come Okaka e Giovinco, rimasti a disposizione rispettivamente di Anderlecht e Toronto. D’altronde, la Juventus non hai mai dato giocatori alla Nazionale durante gli stage.

Le posizioni di Conte e della Juve erano note si da subito, ciononostante si è arrivati alla creazione di un caos mediatico che, infondo, non esiste. A questo punto Conte, sapendo le intenzioni del club bianconero, avrebbe potuto pure fare a meno di inserire Bonucci nella lista. L’importanza degli stage per il Ct della Nazionale è nota sin dai tempi del suo arrivo in azzurro ma l’assenza di Bonucci non potrà essere una giustifica per aver fatto saltare i piani del commissario tecnico nei giorni dello stage.

Michele Ranieri

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