Paulo Dybala apre il suo cuore ai microfoni di Tuttosport, in una intervista che va a toccare i momenti chiave della stagione con un sottofondo di grande positività; la sensazione trasmessa dalla Joya è di un ambientamento perfetto a Torino e di una voglia estrema di ragionare in prospettiva, costruendo qui la sua carriera proiettata ai vertici del calcio mondiale. Addirittura, Paulo sogna in grande, grandissimo: “Sono contentissimo che mi paragonano a Messi, ma per reggere il confronto devo iniziare a vincere dei Palloni d’Oro, lui alla mia età ne 
aveva già vinto uno. Nella mia carriera vorrei ripercorrere le orme di Buffon e Del Piero, stare qui per vent’anni mi piacerebbe tanto; qui mi trovo benissimo. La società è serissima, ci sono tantissime persone che lavorano attorno alla squadra, Torino è piacevole, le persone sono educate e rispettose, il gruppo spogliatoio è un mix di serietà e divertimento, con i “vecchi” che indicano ai più mattacchioni come Paul e il Tucu quando è il momento di scherzare e quando di lavorare.”
Uno sguardo avanti e uno indietro per la Joya. La stagione appena passata è stata un alternarsi di emozioni forti, positive e negative. Ecco come il numero 21 la ripercorre: “Non mi sono mai pentito di aver scelto la Juve, neanche quando eravamo a 12 punti dall’Inter. In quel periodo ho vissuto il momento più difficile della stagione, quando col Chievo ho dovuto tirare il rigore del pareggio: giocavo poco allora. Sono contentissimo per la vittoria, la prima presenza nella Juve è di sicuro il ricordo più lieto; il più brutto invece è legato all’eliminazione col Bayern, che ho dovuto seguire da lontano. Non poter far niente è stato terribile.”
Dybala dimostra sul campo e con le parole di amare il suo presente, sposando a pieno la causa juventina. La sua importanza sul campo è fondamentale e crescerà con ogni probabilità insieme a lui, col passare del tempo.
Roberto Moretti