Diritti tv, in arrivo la riforma. Ecco tutti i dettagli

La Serie A inizia ad adeguarsi al modello inglese. Infatti, come afferma Repubblica, la bozza del decreto sui diritti tv è quasi pronta. Questa riforma è stata annunciata da Renzi, poiché l’Antitrust aveva messo pressione al governo dopo le multe verso Mediaset Premium (51 milioni) e Sky (4 milioni), Lega Calcio (quasi 2) e la società di consulenza Infront Italy (9 milioni) per l’accordo, illecito, stipulato sui diritti tv.

La nuova riforma punterà a ridefinire i primi tre titoli della legge Melandri, che riguarda la torta dei 943 milioni distribuiti dalle pay tv in parti uguali per il 40%, dunque circa 18,5 milioni di Euro per ogni club di Serie A, il 30% in base al bacino d’utenza e il restante 30% in base al prestigio sportivo. Quindi, in pratica, dai 100 milioni della Juventus sino ai circa 22 delle neopromosse Carpi e Frosinone.

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L’obiettivo sarà quello di passare al 50% da distribuire dei 943 milioni (da 18 a 23 milioni) e andrà rivisto il concetto di bacino d’utenza, che assegnerà il 30% in base ad un criterio di massima oggettività, dato dagli abitanti per città. Il restante 20% legato ai risultati sportivi sarà messo in discussione così come la norma che prevede un mega paracadute (circa 40 milioni) alle squadre retrocesse nella serie cadetta. Infatti si troverà il modo di evitare di falsare il campionato di Serie B, così come la massima serie poiché alcuni presidenti sarebbero incentivati a retrocedere.

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