Ironia della curva

Minuto 48 di Juventus – Lazio. Patric si vede costretto a fermare con una trattenuta ingenua quanto vistosa l’irridente Dybala che dopo un passo di tango, lo saluta e se ne va verso l’area di rigore. Il giocatore della Lazio, ammonito verso la fine del 1° tempo, viene riammonito e  subito sanzionato di cartellino rosso. Solito capannello di compagni attorno all’arbitro, che protestano per una decisione talmente corretta da sembrare quasi automatica. Allora perché protestare?

335FBBDD00000578-0-image-a-16_1461181076884Dagli spalti si sentono commenti inusuali, inattesi, estemporanei. E’ tutto un “Campionato falsato, campionato falsato”. Ma siamo impazziti? Si scorgono volti noti e profondamente juventini: non v’è dubbio che si tratti di ironia, merce rara. La curva mette a punto una sorta di riscaldamento, sulla falsa riga di ciò che si percepisce.

Minuto 51. Una manciata di secondi dopo l’espulsione di Patric. Gentiletti muore dalla voglia di portare a casa il cimelio della maglia di Bonucci e gli si avvinghia senza lasciarla per nulla al mondo. Bonny stramazza pesantemente al suolo e Mazzoleni non può fare altro che indicare il dischetto. Apriti cielo, altro capannello rinforzato di biancocelesti attorno all’arbitro, reo di avere visto con chiarezza ciò che tanti colleghi si sforzano di non vedere spesso. Le trattenute sono falli da rigore, signori. Semmai è un errore non fischiarle.

Proprio in quel momento, la curva intona un coro tanto inopinato, quanto geniale. Nello scorrere di pochi secondi lo stadio è tutto un “solo rubare, sapete solo rubare, solo ruba-re, sapete solo rubare”. L’antidoto al becerume è servito. Il rovesciamento addosso agli epatopatici di un loro slogan è un dato di fatto.

Subito si torna con la mente a quando la Filadelfia si appropriò del “Gheuba, gheuba” utilizzato come sberleffo atroce dalla Maratona. Altri tempi, altro calcio. Ritrovare però il seme dell’ironia, 45 anni dopo, nella curva abitata dai figli e dai nipoti nostri, non ha prezzo. E fa ben sperare. Sarebbe bello, oltre che a punire i cori razzisti e territoriali, premiare anche le manifestazioni di intelligenza. Ogni due cori “giusti” ti perdono uno “scorretto”, per una classifica di un ipotetico campionato a làtere tra curve. In fondo, non è vietato sognare, fino a prova contraria.

Fonte immagini: youtube.com; dailymail.co.uk

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