Arriva il progetto “Squadre B”: ecco di cosa si tratta

Dopo anni e anni di discussioni, incontri e decisioni poco gradite, è stato finalmente presentato il progetto che porterebbe alla nascita delle cosiddette “Squadre B“. Grazie al presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina di anni 62, quello che poteva sembrare solo un miraggio molto lontano sta per diventare realtà concreta. Mario_Foschini_Juventus_ ProVercelli_Primavera_SpazioJ_Esultanza

Nella giornata di oggi, Gravina presenta a Tavecchio il Progetto Squadre B, che a seconda dei tempi burocratici che la Federcalcio si riserva, potrebbe scattare già dalla prossima stagione o al massimo fra un anno. La questione verrà esaminata martedì 26 aprile e tra i club pro “Squadre B” c’è la Juventus. La Lazio, invece, non è dello stesso pensiero. Ecco di seguito il punti principali del progetto di Gravina tratti da TuttoSport:

1) Partecipazione della Squadra B dei club professionisti di A al campionato di Lega Pro.
2) I punti conquistati dalla Squadra B valgono per la stessa e per l’avversaria, ma, al termine del campionato, la squadra B non viene né promossa né retrocessa.
3) L’organico di ogni squadra B deve essere comunicato alla Lega Pro al termine della sessione estiva e invernale del mercato.
4) Se l’organico riserve della prima squadra risulta insufficiente, via libera all’jntegrazione con i ragazzi del settore giovanile.
5) Addio al campionato Primavera.
6) Rispetto delle regole della Lega Pro: rinuncia ai contributi, esclusione dal voto in assemblea, indicazione del terreno di gioco.
7) Modalità d’iscrizione: le società che intendono partecipare al campionato di Lega Pro con la squadra B, pagano la quota alla stessa Lega.
8) Stranieri: sì ai giocatori comunitari, no ai giocatori extracomunitari che in Lega Pro non possono giocare.

Se il Consiglio Federale approvasse il progetto Gravina, il calcio italiano si allineerebbe con le altre realtà europee che da anni organizzano il campionato riserve. Inoltre,  riporterebbe alla luce in forme diverse, quello che una volta si chiamava Torneo De Martino, una manifestazione che consentiva la valorizzazione dei giocatori scarsamente impiegati in prima squadra. Finalmente un passo avanti.

Michele Ranieri

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