Dybala, le Iene e il caso che non c’è: “Mi scuso con i miei piccoli tifosi”

Ad un certo punto, nella serata di ieri, il web si è scatenato. A fare rumore però non sono state le partite di Europa League, con la rimonta strepitosa di Klopp. No, i social si sono scatenati contro Paulo Dybala dopo che la trasmissione di Italia 1 “Le Iene” ha mandato in onda un servizio che lo vedeva protagonista. Insulti, “vergognati”, “che delusione”: il web insomma ha condannato senza mezze misure l’attaccante della Juve, tant’è che chi non ha visto il servizio si aspettava qualcosa di davvero clamoroso.

Procediamo però con ordine. “Le Iene” hanno mandato alcuni bambini nei vari centri di allenamento delle squadre di Serie A per interrogare i calciatori con domande da quinta elementare, generando spesso e volentieri figuracce colossali. Ieri sera, è stato il turno anche della Juve ed il bambino-inviato aspettava quindi i campioni bianconeri fuori dai cancelli di Vinovo, in mezzo a decine e decine di tifosi, che come sempre aspettano i giocatori dopo l’allenamento. Quel giorno, si sono fermati con i tifosi Paul Pogba e Paulo Dybala: mentre erano impegnati con i veri tifosi, il bambino continuava ad insistere per far loro delle domande, nonostante lo stessero ignorando. I calciatori bianconeri infatti avevano capito che l’atteggiamento del bambino non era naturale e avevano quindi deciso di privilegiare i numerosi tifosi accorsi fino a Vinovo. Dybala

Tutto normale, finché Dybala non è sbottato: “Non mi rompere il c… Ma ti pagano per ‘ste cose qua?”. Reazione evitabile, certo, ma in un certo senso comprensibile dopo le ripetute provocazioni (il bambino, ovviamente, non era da solo ed anche l’inviato delle Iene alle sue spalle incalzava i calciatori). L’argentino è stato letteralmente condannato dal mondo del web, ricevendo critiche pesanti (ovviamente) dai tifosi avversari, ma anche da alcuni supporters bianconeri. Non si sono fatte attendere, però, le scuse di Dybala, che – è bene sottolinearlo – da sempre è molto impegnato nel mondo della beneficenza ed ha sempre avuto un occhio di riguardo per i bambini:

Ciao a tutti. Ieri sera in televisione hanno mostrato un video dove mi comporto in maniera poco educata: mi dispiace davvero molto di aver perso la pazienza davanti a tanti bambini e aver detto brutte parole. Noi calciatori dobbiamo essere esempio per loro, anche quando siamo provocati davanti alle telecamere proprio mentre stiamo con loro. Mi scuso con i miei piccoli tifosi e con chi si è sentito offeso.

Un abbraccio
Paulo

 

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