Conte chiede l’assoluzione nel processo calcioscommese

Antonio Conte si professa innocente e, nell’udienza preliminare del processo al calcioscommesse, chiede la piena assoluzione. È questa la richiesta dei suoi avvocati, Leonardo Cammarata e Francesco Arata, che hanno affermato la completa estraneità dell’attuale c.t. della Nazionale: “Quello delle scommesse e quello di Antonio Conte sono due mondi completamente diversi”, hanno detto.

Il pm Roberto Di Martino, nella scorsa udienza, aveva chiesto una condanna per Conte: sei mesi di reclusione, con sospesione condizionale della pena, e ottomila euro di multa. Secondo l’accusa, infatti, il tecnico acconsentì tacitamente alla presunta combine di Albinoleffe-Siena, del 29 maggio 2011, quando sedeva sulla panchina dei toscani. Conte ha respinto ogni coinvolgimento e, nelle ultime settimane, aveva chiesto il rito abbreviato.

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Nella prossima udienza, prevista per il 22 aprile, è attesa la controreplica del pm. Ma i legali, dopo questa richiesta, contano di arrivare a sentenza entro il dieci maggio. L’assoluzione sarebbe importante per Conte, proclamatosi sempre innocente, anche in vista dell’ormai ufficiale approdo al Chelsea.

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