Emil, Filippo e Andrea: ora tocca a voi!

Il momento si avvicina: domani, allo Juventus Stadium, andrà in onda il primo atto della sfida tra Juventus e Inter che assegnerà la Coppa Italia. Grosso la sta preparando con estrema attenzione, puntando sui giocatori cardine, dopo un periodo di grandi sperimentazioni e cambiamenti. Ora non è più tempo di fare prove, è il momento di mettere in campo i migliori. E se uno, Luca Clemenza, non potrà esserci, altri tre torneranno a disposizione dopo che al Viareggio non si sono potuto ammirare.

Foto LaPresse - Daniele Badolato 12/09/2015 Vinovo ( Italia) Sport Calcio Juventus - Modena Campionato Primavera 2015 2016 Nella foto: Filippo Romagna Photo LaPresse - Daniele Badolato 12 September 2015 Vinovo ( Italy) Sport Soccer Juventus - Modena Italian Primavera Football Championship 2015 2016  In the pic:  Filippo Romagna

Emil Audero, Filippo Romagna e Andrea Favilli. Portiere, difensore, attaccante. Uno per ruolo, un fuoriclasse per la categoria per reparto. L’estremo difensore ha già ripreso la titolarità in campionato contro il Novara, mentre  Favilli ha riassaporato il campo dopo un periodo di assenza piuttosto lungo tra pausa, squalifica, prima squadra e nazionale. Ora è di nuovo pronto a guidare l’attacco e siamo certi che Grosso non rinuncerà a lui. Per quanto riguarda Romagna, quella contro il Novara è stata una delle poche panchine in maglia bianconera. Scelta saggia, per recuperare le energie dopo il trittico di partite con la maglia dell’Italia e tornare protagonista in bianconero.

Su Audero c’è poco da dire. Un portiere del genere trasmette sicurezza e dà grandi garanzie e non è un caso che passi così tanto tempo con la prima squadra. Di Romagna, invece, si parla troppo poco. Le sue qualità sono semplicemente indescrivibili e la sua importanza per la squadra incalcolabile. Con o senza di lui la difesa cambia radicalmente. Offre sempre prestazioni eccezionali e migliora chi gli gioca accanto. Averlo a disposizione non è un dettaglio. Capitolo Favilli: anche qui non è esagerato dire che con lui cambi davvero il reparto offensivo. Questione anche di semplici caratteristiche, visto che in rosa non c’è un altro come lui. È bastato uno scampolo di partita a Novara per capire quanto averlo in campo possa fare la differenza. E ora è il momento di tornare prepotentemente protagonista. Nella gara più importante.

Edoardo Siddi

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