Witsel, l’Italia s’allontana: c’è l’offerta del Tottenham

È già pronto, valigia alla mano e acconciatura afro: andrà via, lontano dalla Russia. E dallo Zenit, che pure lo paga bene. Ma Axel Witsel, a 27 anni, vuole la grande occasione: “Voglio misurarmi con un campionato più competitivo, dopo l’Europeo”, ha detto. Vuole un palcoscenico importante, insomma. Uno di quelli che per ora ha calcato solo da comparsa. Magari di livello, ma pur sempre comparsa: è venuto, dunque, il momento di prendersi la scena. O, meglio, di dirigerla dalla cabina di regia, a centrocampo.

Il Milan ha una cotta per lui da tanto, da quando era ancora allo Standard Liegi: non se n’è mai fatto niente, anche per colpa dei rossoneri. Che non sono gli unici a seguirlo, in Italia: c’è la Juve, che pare lo veda come uno adatto a sostituire Pogba, se proprio dovesse partire; e c’è la Roma, con Spalletti pronto a riallacciare i rapporti, costruiti proprio a nel freddo di San Pietroburgo.

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Il contratto, da tre milioni a stagione, scadrà tra un anno. E la volontà di Witsel è chiara, chiarissima: ha informato la società, prima ancora di rendere pubblica la sua volontà. Ora, la pallaa è nei piedi delle pretendenti: la Juve si sarebbe fatta avanti, la Roma pure. Ma c’è una concorrente insidiosa, direttamente dall’Inghilterra: il Tottenham, che ha dalla sua una folta colonia belga e tanti soldi.

Ecco, basterebbe quell’ultimo particolare: gli Spurs hanno pronti venti milioni di sterline, quasi venticinque in euro. E non si farebbero problemi ad accontentare le richieste del ragazzo. Avrebbero affondato il colpo già a gennaio, ma lo Zenit non ne voleva sapere: troppo importante, Axel, per l’economia della squadra. Sarà diverso, quest’estate: i russi sono pronti ad ascoltare, valutare, eventualmente cedere.

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