Spavalderia tedesca e sfortuna italiana: le due facce di un’unica partita

In questa vigilia di Bayern Monaco-Juventus se ne sono sentite (e soprattutto viste) davvero tante. A partire dalla goliardia e dagli sfottò tedeschi, fino ad arrivare alla disarmante, scoraggiante e incredibile malasorte che si è abbattuta sulla Signora negli ultimi giorni. Dai proclami alle sentenze, l’ago della bilancia sembra pendere, questa sera, decisamente da un lato. E se… paradossalmente così non fosse?

VINCIAMO NOI – Cambiate nome all‘Allianz Arena: Ende, sarà quello più appropriato. Fine, senza “fino alla”, proprio come suggerito dalla tanto discussa immagine di stamane, rivelatrice di una storia già scritta. Perché stasera non c’è storia: la Juventus è arrivata al capolinea. Lo strapotere tedesco è troppo per la Vecchia Signora, che dovrà soccombere sotto i colpi di Lewandowski, Ribery e compagni. E’ il destino, che lo richiede. Si tratta non solo di consapevolezza nei propri mezzi, nella propria altissima capacità qualitativa in termini di singoli e di gioco, ma anche di sana spavalderia. Una spavalderia che oggi, in più di ogni altro giorno, si è rivelata per quella che è: ferma e pura convinzione. Che non si limita solo ai tedeschi, ma anche a tutti gli altri. Non sarebbe scorretto affermare che per il 70% di chi mastica calcio, stasera, la Juventus è in Germania solo per arrivare al patibolo. E se ci aggiungiamo le assenze accorse quasi tutte nelle ultime ore, non possiamo fare altro che rassegnarci.

AL MOMENTO SBAGLIATO – Il posto, gli ottavi, la Champions, Monaco di Baviera è quello giusto. Il tempo, a quanto pare, non potrebbe essere dei peggiori. Sembra infatti che tutti gli uomini chiave abbiano deciso, per sorte malevola, di dover abbandonare la nave proprio quando ce n’è più bisogno. E soprattutto a poche ore dal momento di salpare. Tutto sembra davvero contro Allegri, contro la Juventus e contro il popolo juventino. Tutto sembra andare per il verso dei tedeschi, così da dare ragione alla loro già manifestata vittoria. Prima Chiellini, poi Marchisio, Dybala e, infine, anche Mandzukic. Troppo, troppo per questa che, al cospetto dei giganti, è una piccola, piccolissima Juve. Eppure c’è da ricordarsi, che bastò una fionda a Davide per far fuori Golia.

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PARADOSSO – La Juventus non vincerà, all’Allianz non si passerà, gli infortuni sono da k.o. E se fosse proprio questa, l’arma per vincere? Follia? Forse. Miracolo sportivo? Probabile. E se questo 4-3-3 obbligato, con Sandro improvvisato attaccante, Morata punta centrale e Cuadrado, non fosse davvero ciò che serviva? Lo stesso Mister ha parlato più volte di provvidenza. E se così fosse, che sia proprio tale provvidenza ad aver portato via i pezzi proprio nel momento giusto? Spesso, un avversario diventa temibile proprio quando non lo si può prevedere, e con le assenze di questa sera, la Vecchia Signora sarà qualcosa di nuovo. Non un esperimento, e non una vittima sacrificale. Potrebbe essere un’avversaria nuova. E, in quanto tale, ancor più da temere.

Perché il peggior avversario è quello che non ti aspetti e la guerra, molto spesso, non la vince chi ha l’esercito migliore, ma chi sa aspettare. E chissà che in alcuni casi, la sfortuna dell’ultima ora, non sia qualcosa di più che divinamente provvidenziale…

Mattia Riccio (@MattRiccio11)

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