Madama, il 4-5-1 e l’abito su misura preparato da Allegri per la notte di Coppa

A quanto pare, l’ipotesi 4-4-2 con Mandzukic sembra essere stata soltanto pre-tattica: Allegri, infatti, sta lavorando da due giorni al 4-3-3 con Cuadrado e Alex Sandro sulle corsie esterne, dato che per il croato si teme una lesione, cosa che potrebbe portare a uno stop abbastanza lungo, quindi la sua assenza stasera è stata calcolata da giorni. Come si evolverà, però, la gara sotto il profilo tattico? Noi di SpazioJ.it abbiamo provato ad analizzare la gara su questo piano, tenendo in considerazione sia le possibili insidie per i bianconeri sia quelli che possono essere i punti di forza derivati dall’impiego di questo modulo. Una cosa è certa: il tecnico bianconero è chiamato a realizzare l’ennesimo capolavoro tattico, le numerose assenze non lo aiutano, ma quello che ha cucito per Madama è probabilmente il vestito migliore per questo appuntamento serale.

4-5-1 IN FASE DI NON POSSESSO – Cominciamo dalla fase più difficile: limitare gli effetti del tiki taken bavarese, cosa assolutamente non facile. Per fare questo sarà necessario bloccare l’azione pressando la loro retroguardia, per evitare che il Bayern possa schiacciare i bianconeri con le due linee da quattro con cui è solito attaccare. Rispetto alla gara di andata, è facile prevedere molta più spinta sulle corsie esterne, vista la presenza di due instancabili motorini come Lahm e Alaba, che tenderanno a sovrapporsi sistematicamente con gli esterni offensivi per cercare di creare superiorità numerica. Per questo, il 4-5-1 che presenterà Allegri rappresenta il modo migliore per affrontare i bavaresi, perché consente un costante raddoppio difensivo sull’out senza perdere praticamente nulla in termini di densità al centro del campo, evitando quindi di esporsi al rischio di farsi trovare impreparati in caso di inserimento lungo le vie centrali. Attenzione, però: da difendere non c’è molto. Almeno un gol bisogna segnarlo, e ora vi spiegheremo perché questo modulo rappresenta la scelta migliore anche per quanto concerne la fase di possesso.

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4-3-3 IN FASE DI POSSESSO – In fase di possesso palla, la Juventus potrà contare su un 4-3-3 simile a quello messo in scena contro il Manchester City. L’unica incognita resta legata al modo in cui Morata svolgerà il compito di centravanti d’area, dato che rispetto a Mandzukic ha caratteristiche completamente diverse. L’attaccante spagnolo, comunque, ha dimostrato già di essere un uomo Champions, e stasera ha l’occasione per dare una svolta alla sua stagione, fino a ora molto a intermittenza sia sotto il profilo realizzativo sia sotto quello delle prestazioni. Già dalla gara d’andata, però, può essere colto qualche segnale positivo riguardante l’utilizzo di questo modulo in fase offensiva: i primi miglioramenti si sono visti con l’ingresso di Hernanes in campo, che ha consentito una migliore gestione della palla. Poter contare su un giocatore abile nell’impostare il gioco in fase di ripartenza può rivelarsi fondamentale, dato che all’andata spesso è stata sbagliata la gestione dell’uscita con il pallone tra i piedi. E poi è un dato di fatto che con l’ingresso di Morata e lo spostamento di Cuadrado sulla linea offensiva, Madama non solo ha agguantato il pareggio, ma ha tenuto in mano la gara sfiorando anche un 3-2 che avrebbe del clamoroso. Con due esterni puri come il colombiano e Alex Sandro – che ha sia la tecnica sia le qualità atletiche per ricoprire in maniera egregia il ruolo di ala sinistra – ed Hernanes a impostare, i bianconeri possono essere sicuramente molto più pericolosi rispetto alla gara d’andata, in cui Dybala troppo spesso non è riuscito a farsi trovare libero tra le linee, e i tedeschi potrebbero essere costretti a indietreggiare in più di un’occasione.

E SE CI FOSSE BISOGNO DI UN CAMBIO A GARA IN CORSO? – Guardando in panchina, Allegri non ha poi tantissime scelte, ma se ci fosse bisogno di un cambio di passo a centrocampo può puntare su Asamoah e Sturaro, che possono far male con gli inserimenti senza palla, con uno dei due pronto a prendere il posto di Khedira per poter puntare su un dinamismo maggiore; mentre in attacco l’asso da giocare a gara in corso è il solo Zaza, che però ha due caratteristiche fondamentali per fare bene: tiro dalla distanza e capacità di andare in pressing. Se Morata non dovesse convincere, il primo cambio potrebbe essere proprio lui.

Corrado Parlati

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