Juve, l’ostacolo numero uno per i quarti è Robert Lewandowski

La missione di stasera, per la Juventus, sarebbe davvero degna di un film di Tom Cruise. Una Mission Impossible su in tutto e per tutto, con assenze pesantissime proprio pochi giorni prima di trovarsi di fronte un avversario mastodontico: il Bayern Monaco.

IL PERICOLO – Gli infortuni sono una grande, grandissima mazzata per Allegri e Signora, ma ciò non significa che sia tutto scritto. D’altronde il calcio è bello proprio perché è imprevedibile, e questa sera ci saranno tutti gli elementi per una partita tutt’altro che scontata. Il pericolo maggiore potrebbe però avere un nome e un cognome ben preciso: Robert Lewandowski. Se all’andata il polacco non è riuscito a lasciare il segno, stasera potrebbe risultare un vero grattacapo per la retroguardia bianconera, orfana di un pilastro come Giorgio Chiellini. L’attaccante è il miglior marcatore stagionale del Bayern e, come se non bastasse, in casa è praticamente letale: all’Allianz ha sempre segnato almeno una rete. Quasi una sentenza per le difese avversarie, e stasera, quella della Juve, dovrà concentrarsi maggiormente su di lui.


STRATEGIA – L’esperienza di Bonucci stasera potrebbe essere fondamentale, così come l’apporto di tutto il resto del reparto difensivo. Se è vero che la Juventus dovrà osare per segnare almeno due gol e strappare la qualificazione, è pur vero che sarà necessario non subirne. Un solo gol potrebbe significare fine del sogno e con contro un Panzer come l’ex Borussia Dortmund il rischio è elevatissimo. La fisicità di Barzagli potrebbe essere una componente importante nel limitare l’attaccante, che dovrebbe comunque riuscire a penetrare la miglior difesa italiana e, soprattutto, il reduce dal record d’imbattibilità Gigi Buffon. Fermarlo, per atleti di questo calibro, è tutt’altro che fantascienza ma i nervi saldi saranno l’arma fondamentale.

Servirà freddezza, lucidità e tanto, tantissimo coraggio. Negli ultimi match casalinghi di Champions, Lewandowski ha già segnato 9 gol. Stasera, la Juventus, dovrà riuscire a mantenerlo a digiuno. Tenendo a bada, molto probabilmente, il più grosso dei tanti pericoli tedeschi.

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