Emergenza Juve, si pesca dalla Primavera. Clemenza e Pozzebon a Monaco

Dybala e Marchisio indisponibili, Chiellini pure e Mandzukic è in forte dubbio. La parola emergenza è quantomai appropriata e la Juve conta i superstiti, cercando di capire come giocare contro i bavaresi. Allegri ha tanto a cui pensare, e intanto guarda alla Primavera per completare la rosa che se la giocherà in Germania.

Ieri, da Viareggio, sono partiti, appena conclusa la gara contro il Deportivo Camioneros, Luca Clemenza e Nicolò Pozzebon. Prima avvisaglia delle pessime notizie in arrivo. Il primo è il naturale sostituto di Marchisio ed era stato già messo in allarme nella gara d’andata contro i tedeschi, quando il Principino aveva manifestato qualche fastidio, mentre il secondo arriva per colmare il vuoto lasciato in attacco da Dybala. Stamane hanno partecipato all’allenamento della prima squadra e, notizia di queste ore, fanno parte della lista dei convocati.

Nicolò PozzebonPer entrambi una bella esperienza, arrivata in un momento complicato per la Vecchia Signora, ma che sicuramente non dimenticheranno e che si sono guadagnati con pieno merito. Clemenza è diventato ufficialmente un regista (su cui la Juve ha intenzione di puntare), Pozzebon a suon di reti ha scalato le gerarchie di Grosso, riuscendo a ritrovare la forza fisica. E ora in viaggio con i professionisti, in quella che è, ad ora, la gara della stagione. Quella dell’impresa quasi impossibile.

La chiamata di Clemenza dà un’indicazione precisa ed è un segnale positivo in una giornata di brutte notizie. Il segnale che la Juve studia e programma. Il classe ’97, trequartista puro, da qualche mese è stato spostato a centrocampo, in cabina di regia e da lì non si è più mosso. Viste le qualità del ragazzo, si è compreso di avere tra le mani un giocatore importante e da qui la decisione: costruirsi il playmaker in casa. Anche in piena emergenza, la decisione viene confermata. La Juve crede in Clemenza e questo potrebbe essere solo un assaggio del futuro.

Edoardo Siddi

Impostazioni privacy