Juve-Sassuolo, le pagelle dei bianconeri: Dybala, quanto Godo(t)! Bonucci è… bonuccioso

Prima di tentare l’impresa a Monaco, la Juve fa il suo dovere: batte un Sassuolo arcigno, messo bene in campo. Una magia di Dybala e il record di Buffon fotografano bene il momento della squadra, che ora vuole regalarsi un sogno. Ma ecco le pagelle dei bianconeri.

BUFFON, 6.5 – Entra nella storia, ancora una volta. E non è un caso: superato Zoff, punta il record di Rossi. Che può arrivare nel derby… quando si dice il destino. Record a parte, Gigi è sempre una sicurezza: chiedere a Sansone.

BARZAGLI, 6.5 – Se Buffon ha mantenuto la saracinesca abbassata per così tanto, buona parte del merito è anche di questo ragazzone: quando qualcuno transita sul centro-destra – e no, non parliamo di politica -, trova sempre la porta chiusa. Monumentale, Barzagli.

BONUCCI, 7 – Qualcuno gli dice di essere sin troppo sicuro delle sue qualità, ma Bonucci risponde sul campo: prestazione difensiva impeccabile, unita a qualche dimostrazione di classe, rivolta magari proprio a chi lo aveva criticato – forse, addirittura, deriso. I brividi di qualche tocco troppo lezioso davanti alla difesa, sono spesso compensati dagli applausi a giocata riuscita: bonuccioso, già.

RUGANI, 6.5 – Il bambino cresce, pure bene. Potrebbe essere altrimenti con maestri di quel calibro? Acquista sicurezza e coraggio, si prende anche la briga di far ripartire l’azione, aiutando Bonucci. I minuti in campo s’iniziano a far sentire, la fiducia a essere ripagata: Daniele si vuole prendere la difesa.

CUADRADO, 6.5 – È uno dei più attivi in fase offensiva, crea sempre superiorità numerica e pericoli. Il suo dinamismo è una chiave importante per scardinare le difesa avversarie, specialmente quando sono chiuse come quella del Sassuolo. L’assist a Dybala, in occasione della sua perla, è la ciliegina sulla torta.

KHEDIRA, 6 – Non si perde con lui – e Marchisio – in campo, è un dato di fatto. Che qualcosa vorrà pur dire. Sami è propositivo stasera, ma sciupa un gol grande quanto una casa. E, in alcuni frangenti, appare spento: i frequenti infortuni non lo aiutano, ma la sua classe serve come il pane.

MARCHISIO, 6.5 – La botta presa aveva fatto tremare lo Stadium, ma per fortuna era un falso allarme: Claudio è sempre decisivo nel gioco bianconero. E il suo è un lavoro silenzioso, ma minuzioso: ordinato e attento, smista palloni e detta i tempi. Con la solita classe… principesca.

ASAMOAH, 6 – Gli servono minuti, per tornare quello di un tempo. Il ruolo di interno di centrocampo è suo e, se riuscisse a ritrovare presto la condizione, potrebbe essere una carta importante per il finale di stagione: non sarà facile, ma quella di stasera è una prestazione confortante. Sta tornando. (POGBA, 6 – Rimane in panchina, forse pure il suo atteggiamento a Bergamo. Ma quando entra fa vedere di essere carico per mercoledì).

ALEX SANDRO, 6.5 – È cresciuto tanto, da quand’è arrivato: merito di Allegri e, perché no, Evra. In avanti era già devastante, ma acquista sempre più capacità difensive. Per affermarsi a grandi livelli, in Italia specialmente, era necessario: il brasiliano è davvero devastante.

DYBALA, 7.5 – Una joya per gli occhi. Il lavoro tattico di Allegri ha dato i suoi frutti, tanto che Paulo è ora davvero al centro del gioco bianconero: spazia tra le linee, crea, segna. E con che classe! Il suo gol riporta alla mente un certo numero dieci… senza essere blasfemi. (MORATA, sv – Troppo poco tempo per incidere, anche se lo spagnolo crea qualche sussulto a Consigli).

MANDZUKIC, 7 – Il guerriero bianconero lotta a più non posso. E anche quando non segna, è fondamentale: non sono parole di circostanza, ma quanto si palesa davanti agli occhi dello Stadium. Gioca a tutto campo, pressa quanto un difensore e in area è presente da bomber di razza, qual è. La rete manca, ma a volte è relativo. (LICHTSTEINER, sv – Cambio tattico, ma che non incide sull’economia della partita).

ALLEGRI, 6.5 – “Portaci a Milano”, intona la curva. Che gli ha pure tributato un omaggio per la Panchina d’oro, vinta qualche giorno fa. Pensare al clima al suo arrivo, oggi, è davvero difficile: Max s’è preso la Juve col lavoro, che anche stasera ha dato i suoi frutti. Dybala è una sua grande vittoria, nonostante le critiche iniziali, ma non l’unica: il lavoro su Sandro è stato eccezionale, così come con Rugani, che sta crescendo gradualmente.

Felice Lanzaro (@FeliceLanzaro)

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