Bologna-Juve, l’analisi dell’attacco: reparto insufficiente

Si ferma l’impressionante ruolino di marcia bianconero, si ferma dopo quindici vittorie consecutive. La squadra di Allegri pareggia a Bologna col risultato di 0-0 giocando, in maniera scialba e poco intensa, una partita priva di emozioni. Il reparto offensivo, composto da Zaza e Morata nell’undici di partenza, non ha dato i suoi frutti nonostante l’ingresso in campo di Dybala nel secondo tempo.

DOVE STA ZAZA? – No, non si tratta del titolo della canzone di Gabriella Ferri, ma di provare a trovare fra i ventidue uomini in campo la tigre che la settimana scorsa ha azzannato il Napoli, consentendo alla Juventus di raggiungere la vetta della classifica. L’attaccante metapontino è parso poco lucido, poco presente nella manovra di squadra; la solita gran voglia non basta a fargli raggiungere la sufficienza.

INNAMORATA DI CHI? – Siamo sicuri che la maggior parte dei tifosi bianconeri si staranno chiedendo che fine ha fatto il bomber spagnolo. Altra prova poco convincente da parte del canterano madrileno, che sembra quasi la copia sbiadita di quello dell’anno scorso. Protegge pochi palloni, fa poche sponde, non riesce quasi mai a superare l’uomo, non permette alla squadra di salire, diciamo che non è stata proprio la sua miglior performance. Allegri lo lascia in campo tutta la partita ed Alvaro non riesce proprio ad essere incisivo. Speriamo che la “musichetta” della Champions, nel prossimo match che affronterà la Juventus, possa fare un “miracolo” e riportarci il vero Morata.

POCA JOYA – Non proprio una prestazione brillante da parte dell’argentino che gioca soltanto venti minuti della ripresa. Sostituisce Zaza al minuto 69′, ma non entra mai nel vivo del match, complice anche una partita sottotono da parte dei bianconeri. La Joya si rende pericolosa soltanto con un tiro che finisce sul fondo dopo una bella combinazione con Cuadrado e niente di più. Servirà altro per martedì sera.

Michele Santoro (@michelesantoro9)

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