Draxler: giocate fenomenali in Champions, ma non è un rimpianto

Diciamolo subito: come è sbagliato dare del “bidone” a un giocatore dopo una giornata storta, così è assurdo esaltarlo dopo una serata di grazia. Però Julian Draxler è uno di quei talenti che vale la pena seguire, per tante ragioni: gli è stata cucita addosso la nomea di predestinato quando aveva ancora l’acne in viso, ha avuto problemi fisici che gli hanno fatto perdere posizioni nella (fortissima) nazionale campione del mondo, si è reso protagonista in estate del gran rifiuto alla Juve vicecampione d’Europa… e poi, dopo aver scelto di rimanere in Bundesliga, ha alternato qualche sprazzo a partite da incubo, come quella del ritorno da ex a Gelsenkirchen di una decina di giorni fa. A 22 anni, Julian era chiamato a una reazione di carattere, perché proprio una certa fragilità nervosa è l’accusa che più spesso gli viene rivolta. Missione compiuta: doppietta a Gent e Volkswagen già lanciate a tutto gas verso i quarti di Champions.

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport,  I belgi erano l’avversario ideale per favorire i colpi di genio della stellina svezzata dallo Schalke: Julian, però, ci ha messo gli effetti speciali, Del primo gol, la cosa più bella è il numero che beffa Foket sulla linea laterale. Il secondo, invece, dimostra che il ragazzo sa intuire in anticipo gli errori difensivi e non disdegna la soluzione a effetto: non tenti il pallonetto sul portiere in uscita, se non hai fiducia nei tuoi mezzi.

Draxler non rappresenta comunque un rimpianto per la Juventus: Massimiliano Allegri ha trovato il giusto equilibrio e tanti risultati positivi accantonando la figura del trequartista e affidandosi ad altri sistemi di gioco come il 3-5-2 e il 4-3-3. Per i bianconeri il trequartista non è più una priorità come lo era questa estate e il mancato acquisto di Draxler, vissuto come un vero e proprio dramma nelle battute finali di mercato, è ad oggi assolutamente indolore. Di certo, lui non ha più in mente la Juve e la Juve non pensa più a lui, di questi tempi. Storia di un amore mai sbocciato, ma forse è stato giusto così.

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