Napoli-Juve, parlano Sacchi e Capello: “Ecco le differenze tra le due squadre”

Napoli e Juve sono le squadre che si stanno contendendo la vetta e, tra una settimana, sarà faccia a faccia. I partenopei fanno dell’attacco la loro forza, con un Higuain in condizione eccezionale, ma senza perdere di vista l’attenzione difensiva; i bianconeri, d’altro canto, hanno ritrovato compattezza e, ora, sono la miglior difesa del campionato. È uno scontro tra due filosofie, tra chi dice che in Italia si vince con la difesa e chi con lo spettacolo. La ‘Gazzetta dello Sport’ ha sentito a riguardo il parere illustre di due grandi del nostro calcio: Arrigo Sacchi e Fabio Capello.

“Napoli e Juve sono due squadre equilibrate che attaccano e difendono collettivamente”, ha detto Sacchi. “Non hanno come punto di riferimento l’avversario, ma si muovono preventivamente con marcature a scalare e con la zona-pressing”. E, invece, Capello ha detto: “La Juve è competitiva in tutti i reparti, mentre il Napoli riesce a sviluppare meglio il gioco in verticale”. Due squadre simili ma diverse, insomma.

“I partenopei, rispetto al passato, subiscono meno gol”, ricorda Sacchi, che poi sottolinea: “È merito di Sarri, non c’è dubbio. Il Napoli non ha difensori del valore di quelli della Juve”. Ma il tecnico di Pieris ha qualcosa da rimproverare all’attuale allenatore degli azzurri: “Dire che il fatturato della Juventus può fare la differenza significa sminuire il lavoro della dirigenza bianconera. I risultati commerciali e sportivi di oggi sono frutto di un’oculata programmazione. Non si diventa ricchi e vincenti per caso”.

E, secondo Sacchi, la rinascita della Signora passa anche proprio dalla società: “All’inizio della stagione era in vacanza, poi si è svegliata e ora sta dimostrando una forza incredibile. Sta crescendo enormemente. E questa crescita è merito dei giocatori, dell’allenatore e anche della società e della dirigenza che con calma e freddezza hanno dettato i tempi della rinascita”.

La differenza potrebbero farla, quindi, le individualità. Come detto, Higuain è in condizione pazzesca: “Lo conosco bene, perché lo portammo a Madrid”, dice Capello, che però non si sente di definirlo come miglior attaccante in Europa: “L’ho visto crescere e sono contento che sia arrivato a questi livelli, perché ha lavorato sodo per migliorarsi, ma le classifiche sono sempre antipatiche: dove mettiamo Lewandowski, Ibrahimovic e Suarez?”.

Ma, in Italia, l’argentino è sicuramente il migliore. E, secondo Capello, in campo ci sarà anche il miglior difensore italiano: “È Barzagli. È l’unico capace di affrontare gli avversari nell’uno contro uno. È accostabile ai grandi di un tempo”. Una sfida tra titani, quindi, che riassume un po’ quella che sarà la corsa al titolo: “Pensavo a un maggior equilibrio, ma ora è Napoli-Juve”, chiude Capello. “Secondo me il titolo si assegnerà in volata, anche se lo scontro diretto potrebbe lasciare il segno”.

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