Chiellini presenta The defender: “Ecco la mia social biografia. Ho un affaticamento muscolare, veniamo da periodo intenso”

Giorgio Chiellini non è sceso in campo nella sfida contro il Genoa, ma per la super sfida contro il Napoli dovrebbe essere pronto. E nel frattempo, tra una sgambata e l’altra, al Media Center di Vinovo oggi presenta “The defender – Di testa e di cuore”, la sua prima social biografia. Ecco i passi più importanti riportati da SpazioJ.it:

PRESENTAZIONE THE DEFENDER – “Presento oggi la mia social biography, The defender. E’ una cosa un po’ diversa dal solito, a me l’autobiografia classica non è mai piaciuta, soprattutto perché ancora sono nel mentre di tutto e mi piacerebbe poterlo fare alla fine, sono troppo impegnato a vivere il presente e non riesco a capire bene quello che sta succedendo. E’ nata questa idea di scrivere una biografia interagendo con i tifosi, scegliendo tra migliaia di domande e poi cercando di coprire un po’ tutti gli argomenti”.

CONDIZIONE FISICA – “Non stavo benissimo nei giorni scorsi perché ho un affaticamento muscolare sull’adduttore e non ero tranquillo e sicuro, quindi abbiamo scelto di non rischiare perché non mi sentivo di giocare. In questi giorni lavorerò con la squadra e valuteremo sabato pomeriggio o domenica mattina. Ho giocato tanto, è stato un periodo impegnativo soprattutto le ultime due settimane, quindi comincio ad avere un’età e ogni tanto bisogna anche sapere recuperare”.

SFIDA CON IL GENOA – “E’ abbastanza fisiologico non riuscire ad esprimersi al 100% in tutte le partite, veniamo da un periodo molto intenso ed era impensabile riuscire a vincere tutte le partite 4-0. Abbiamo trovato un avversario in buona salute, che ci ha messo in difficoltà soprattutto nella distruzione del gioco, non ci ha fatto giocare bene. La squadra anche ieri ha saputo vincere, ha dato sempre grande prova della nostra identità e questa è la cosa più importante”.

VISTA FROSINONE – “Ora abbiamo la partita più difficile di questo mini-ciclo che è domenica a Frosinone. Per tanti potrebbe essere una partita di basso livello ma in realtà sono proprio quelle dove bisogna stare più attenti e sono sicuro che ci faremo trovare pronti. Speriamo di avere più giocatori possibili a disposizione a parte gli attaccanti che sappiamo essere due più il ragazzo della Primavera, Andrea Favilli. Io e il mister cerchiamo di farlo sentire subito a proprio agio per darci una mano. Poi abbiamo due settimane complete per lavorare e recuperare giocatori, in questo momento c’è bisogno di lavoro e di recupero, sia per chi ha giocato, sia per chi ha giocato meno. Gennaio e questa prima settimana di febbraio, per noi è stato un tour de force”.

TROPPA EUFORIA DOPO IL CHIEVO? – “No, ma una prova così forte e netta, anzi, due, perché con c’è anche un 3-0 all’Inter, non è da tutti i giorni. Un minimo di euforia c’è. Magari pensi anche inconsciamente che sia tutto facile. Poi abbiamo trovato ieri una squadra in salute e lo ha dimostrato domenica con la Fiorentina, dove meritava qualcosina in più. Per fortuna Gigi si è appena sporcato i guanti. Abbiamo creato poco anche noi, però soprattutto nel secondo tempo siamo stati squadra in campo e abbiamo lavorato bene. Non ha aiutato neanche il clima dello stadio, infrasettimanale di campionato, i primi dieci minuti sembrava di essere a teatro, si sentiva la voce delle panchine e della gente proprio vicino, vuol dire che c’è qualcosa che non torna. Per tutti questi fattori era una serata abbastanza complicata. Detto questo ben vengano le difficoltà quando vinci, se si riesce a vincere anche quando non si gioca bene, è un segnale positivo. E’ chiaro che la nostra squadra per dare continuità deve dare continuità di prestazioni, il risultato è una conseguenza. Dobbiamo esserne consapevoli già domenica”.

ZAZA – “Con Simone ho un buonissimo rapporto, è una persona che in questi mesi è migliorata tantissimo. Come gli dico sempre, il suo più grande difetto è che è un testone e che è permaloso, ma ha una grande forza, un grande pregio, che pur essendo permaloso ti ascolta e poi migliora. Deve stare qui e deve fare bene qui, ha tutte le potenzialità per farlo. Un po’ di tempo ce lo mettono tutti, deve stare tranquillo e continuare a migliorare, in questi mesi è migliorato giorno dopo giorno affinando sia tecnicamente che caratterialmente alcuni lati della sua personalità in campo. L’eccesso di agonismo e foga viene dalla sua voglia di fare bene”.

 

Oscar Toson

 

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