Record Juve: dal peggior inizio alle tredici consecutive

Allegri e la Juve hanno fatto tredici. La Juventus stabilisce un nuovo record personale grazie alla serie di vittorie consecutive ottenute in campionato, l’ultima conseguita contro l’ottimo Genoa di mister Gasperini. Zittiti gli scettici e ammutoliti i diffidenti questa Juve 2.0 targata Allegri ha già scritto la storia, sia in positivo che in negativo, e chissà se non può stupire ancora.

INFORTUNI E FALSA PARTENZAQuarantadue infortuni dall’inizio della stagione (record ndr), ventinove di questi di natura muscolare, la dea bendata non ha di certo aiutato la squadra di Max allegri che è stata protagonista dell’inizio peggiore di sempre, insieme al campionato 1961/1962. In quell’anno la Juventus campione d’Italia in carica fece soltanto 3 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte. In quel campionato i bianconeri si posizionarono al dodicesimo posto, ma questa è un’altra storia.

CUADRADO AL CUADRADO – Il record è merito di tutti certamente, ma apre e speriamo che non chiuda le danze Juan Guillermo Cuadrado. Gol nel derby allo scadere che fece esplodere lo Stadium e causa principale dell’autogol genoano nell’ultimo match casalingo della signora.

MARGINI DI CRESCITA – Non è tutto oro quello che luccica, almeno è così che dice il proverbio. Secondo il mister la squadra può e deve ancora migliorare, alcuni “colpi di testa” non vanno fatti, a meno che non servano per far gol. Simone Zaza di certo non ha marcato il cartellino nell’ultimo incontro di Serie A, anche se poteva farlo dopo appena 1′ dal suo ingresso in campo (sarebbe stato record personale ndr), anzi addirittura ha preso un bel rosso. Nel periodo in cui sarebbe servito di più alla squadra, complice l’infortunio di Mandzukic, l’attaccante metapontino entra scomposto su Izzo e viene espulso, condannando così la Juve ad avere solo due attaccanti a disposizione nella prossima insidiosa trasferta di Frosinone. Zaza è così lo conosciamo, è un giocatore che fa della grinta la sua arma vincente, ma che a volte può portarlo ad essere eccessivo e può portarlo ad essere fuori dagli schemi della regolarità. “Ti accorgi solo in quell’istante che saranno tempi duri, e c’è solo una risposta a volte siamo un po’ immaturi”, Alex Britti avrebbe commentato così e sicuramente non si sarebbe sbagliato.

Michele Santoro (@michelesantoro9)

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