Allegri ritrova il suo jolly: quante varianti a disposizione

Il modulo della rinascita bianconera è stato il 3-5-2. Modulo tanto caro a Conte, con l’arrivo di Allegri sulla panchina bianconera sembrava poter essere sostituito dal 4-3-1-2, schema tattico invece preferito di Allegri. Ma se non hai gli uomini adatti, il 4-3-1-2 è un modulo difficilmente applicabile. Nella passata stagione, comunque, Allegri ci ha provato, posizionando Vidal come trequartista atipico, e i risultati sono arrivati: vittoria in campionato e finale di Champions League. Nell’ultima sessione di mercato estivo, Allegri aveva chiesto espressamente un trequartista puro per poter sviluppare le sue idee tattiche, ma Marotta e Paratici non sono riusciti a trovare il profilo adatto e hanno virato su Cuadrado (un esterno puro) e Hernanes (inadatto ormai al ruolo di trequartista titolare). Allegri, allora, ha deciso di continuare a lavorare sul 3-5-2, facendolo diventare un 4-3-3 in fase offensiva, soprattutto quando gioca Cuadrado.

CON PEREYRA TUTTO E’ POSSIBILE –“Il modulo lo fanno i giocatori, con il loro atteggiamento e le loro caratteristiche”: questo è il mantra di ogni allenatore. Avere giocatori che sanno giocare in più ruoli, quindi, facilita moltissimo il lavoro dei tecnici, e nella Juventus c’è un giocatore molto polivalente: Roberto “El Tucumano” Pereyra. L’argentino può infatti giocare come interno di centrocampo nel 3-5-2, e può adattarsi anche come esterno nel centrocampo a 5; può fare anche il trequartista (suo ruolo preferito) ed è adattabile anche come esterno destro o sinistro in un attacco a 3. In pratica, “El Tucu” può giocare in qualsiasi posizione! Il centrocampista argentino, dopo i tanti, troppi infortuni, è tornato da poco in gruppo ed è pronto a riprendersi lo spazio che merita nella rosa bianconeri. Allegri ha dichiarato che lo sta aspettando per poter permettere alla sua squadra di poter cambiare modulo anche a partita in corso.

RITORNO DI FIAMMA PER IL 4-3-1-2? –Il ritorno di Pereyra potrebbe dunque far tornare alla ribalta l’amato 4-3-1-2, con un centrocampo a rombo formato da Marchisio vertice basso, Pogba e Khedira mediani e, appunto, Pereyra trequartista.

Allegri ha, insomma, tante frecce al suo arco, ma deve anche essere cauto e ricordarsi che il modulo che ha fatto tornare grande la Juve è stato il vecchio, solido 3-5-2.

Simone Calabrese

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