Derby d’Italia senza bomber Zaza, pronto Morata. Dubbio Perisic per Mancini

Esistono partite che la storia presenta come veri e propri inni al calcio. Il derby d’Italia rientra a pieno titolo in questa categoria speciale. Perché infondo, poco importa se si tratti di Coppa Italia anziché Campionato. L’agonismo, la voglia di ben figurare davanti ai tifosi e di prevalere sull’eterna rivale, alla fine subentrano sempre. Persino sulle dicerie che minimizzano tale competizione, relegandola a vetrina di giovani emergenti o in vena di riesumare panchinari. Se anche così fosse, non lo è certo per la Juventus. Società che ci tiene a sollevare il trofeo per l’undicesima volta nella sua storia. Una storia che, qualora dovesse riscriversi, stasera passerà giocoforza dai nerazzurri di Mister Mancini.

Partiamo proprio dai milanesi. Durante l’allenamento pomeridiano di ieri, Ivan Perisic ha rimediato una distorsione alla caviglia. Ragion per cui, al posto del croato dovrebbe figurare Biabiany. Francese pronto a correre lungo la corsia destra, mentre invece dall’altra parte della fascia Ljajic torna a coprire il ruolo naturale di esterno sinistro. Occhio dunque alla capacità del serbo di accentrarsi col dribbling per provare la conclusione a rete. Meno probabile l’impiego della coppia Jovetic-Icardi, spesso provata nelle gare di Serie A ma mai abbastanza soddisfacente. Occhio al “Mancio”: lui ci tiene alla semifinale, tanto da voler riproporre un tridente d’attacco con Jovetic prima punta. A centrocampo, piuttosto certi Medel e Kondogbia; difesa composta dal quartetto Miranda-Murillo-D’Ambrosio-Nagatomo.

Dall’altra parte della barricata, invece, bianconeri senza il bomber “tascabile” Zaza, assente per squalifica. Allegri partirà sicuramente dalla conferma di Neto tra i pali. A Riposo, seconto indiscrezioni iniziali, uno tra Bonucci e Chiellini per lasciare spazio a Rugani. Possibile pure l’innesto di Alex Sandro per permettere ad Evra – tra i migliori contro la Roma – di rifiatare. In liena mediata “pacchetto” completo con Hernanes, Pogba, Marchisio (o Khedira) e Sturaro. Davanti fiducia a Morata ed uno tra Dybala e Mandzukic. Chissà se non sarà la volta buona, per lo spagnolo, di zittire qualche malelingua di troppo.

Paolo Panico

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