Serata di coppa e avversari scomodi: attenzione al pericolo Olimpico

20 gennaio 2016 ore 20.45, Stadio OlimpicoSignora di nuovo in campo, pronta, dopo il pirotecnico 0 a 4 contro l‘Udinese, ad affrontare la Lazio di Stefano Pioli, protagonista di un campionato al di sotto delle aspettative. Le ultime due vittorie contro i biancocelesti non devono però far pensare alla Juve di trovarsi dinanzi un avversario pronto alla resa, poiché le motivazioni per i capitolini sono tante e la voglia di vincere pure.

ULTIMI MATCH – Le ultime sfide contro i laziali sono state letteralmente a senso unico: vittoria per 0 a 2 all’Olimpico nello scontro in campionato, 2 a 0 in Supercoppa e 2 a 1 nella finale di Coppa Italia della scorsa stagione. 6 gol fatti e solo uno subito negli ultimi tre incontri, con la Signora che, soprattutto negli ultimi confronti, ha stradominato e più che convinto, a differenza di un avversario che da tempo appare in crisi.

MOMENTO NO – La stagione dei biancocelesti è tutt’altro che esaltante, dopo il brillante terzo posto conquistato all’ultima giornata contro il Napoli che tanto bene faceva presagire. Pioli si è però trovato in una situazione alquanto difficile, con un gruppo apparso spesso spento e demotivato oltre che colpito da un grande numero di infortuni. La sfida contro il Bologna neopromosso pareggiata in rimonta per 2 a 2, è stata l’ultima di una serie di partite che hanno lasciato decisamente l’amaro in bocca ai tifosi laziali, che adesso sperano in un vero e proprio motto d’orgoglio contro la Juventus.

STARE ALL’ERTA – Di motivazioni, la Lazio ne ha e come: l’obiettivo dichiarato dallo stesso Pioli è l’Europa, che tramite la Coppa Italia potrebbe essere nuovamente raggiunta. Ecco perché la Juve dovrà mettere da parte il filotto di 10 vittorie consecutive (e soprattutto l’exploit al Friuli) e affrontare la partita con più fame del dovuto: non si tratta di una vittoria scontata, ma di una partita importante ai fini del passaggio del turno. Anche Allegri lo sa bene, e in conferenza stampa ha già dichiarato che in campo scenderà la miglior formazione possibile, poiché l’undicesima Coppa nazionale non sarebbe per niente sgradita al tecnico livornese. Non si tratterebbe dell’ennesimo record, del quale sottolinea la non importanza, ma della dimostrazione della fame senza fine di un gruppo forte e coeso. Un gruppo che dovrà affrontare di petto la partita di domani senza riposarsi sugli allori.

Perché se è vero che il nemico è in crisi, non vuol dire però che sia già stato battuto. Ecco perché ci sarà bisogno di lottare anche domani, se non più e meglio di prima. Sempre, comunque e fino alla fine.

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