Gravina, presidente della Lega Pro: “Sì alle squadre B! Ecco il mio progetto”

C’è voglia e necessità di cambiamento nelle parole di Gabriele Gravina, nuovo presidente della Lega Pro, ai microfoni di ‘Tuttosport’: sì al format attuale, che prevede sessanta squadre, ma bisogna calibrarlo in base a diversi fattori e basta agli scandali. “La Lega Pro deve essere un valore per il calcio”, dice Gravina. Che, inoltre, annuncia un cambiamento epocale per il nostro sistema: Spero di poter inserire le seconde squadre in tempi brevi.

L’intenzione è di pubblicare entro aprile il bando per l’adesione, che sarà consentito solo alle società in ordine con le licenze Uefa e con quelle nazionali. Per ora, lo spazio per sei club c’è già. Stabiliremo i paletti entro i quali dovranno muoversi i club che aderiranno. Per esempio, quelli relativi agli spazi di intervento e ai pesi in assemblea, per evitare ogni rischio di colonizzazione. E poi sulla partecipazione alla distribuzione delle risorse. Paletti chiari per un obiettivo concreto e utile al movimento”.

Un obiettivo che è quello di “consentire alla nostra Lega di aprirsi all’esterno e di andare sempre più verso la valorizzazione dei giovani di qualità. Basta con queste regole assurde sui limiti anagrafici, che servono soltanto per ottenere i contributi a prescindere dalla qualità dei giocatori impiegati”.

Gravina non vuole perdere tempo:Vorrei partire già dal prossimo campionato: le opportunità ci sono. Vedremo se il calcio italiano le sfrutterà: la Juve s’è sempre battuta per una riforma in tal senso, che potrebbe permettere alle big di lasciar crescere i propri giovani in un campionato “vero”, senza però perderne il controllo. Una rivoluzione, insomma.

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