Cuadrado non convince, ora il riscatto è più lontano

Grazie ad un suo goal in pieno recupero la Juventus ha avviato, a fine ottobre, il “rimontone”, vincendo all’ultimo sospiro il derby contro il Torino. Quella sera Juan Cuadrado venne portato in trionfo dentro lo spogliatoio bianconero e dai tifosi, ma con il senno del poi si può dire che è stata più una chimera che una consacrazione vera e propria.

E mentre la Juventus è tornata ad essere la Juventus capace di volare verso il vertice della classifica, Cuadrado ha smesso di fare il vero Cuadrado, scomparendo dai radar di mister Massimiliano Allegri e del popolo bianconero. Complice il cambio di sistema di gioco, con il 4-3-3 tornato in soffitta, e il rilancio del 3-5-2 di contiana memoria, Cuadrado ha avuto difficoltà nel trovare la giusta collocazione nella scacchiera bianconera. Il ruolo di esterno destro, come vice Lichtsteiner, non gli calza a pennello: troppo poco difensore per garantire sicurezza in quella zona del campo, più proiettato a salire e a crossare, che a tenere a bada gli attaccanti avversari. Così in maniera inversamente proporzionale alla crescita della squadra, l’ex Chelsea si è involuto abbandonandosi in panchina.

Come si legge dalle pagine del Tuttosport, non è dunque un caso che nelle ultime dieci partite, Cuadrado sia partito titolare solo tre volte. E nelle restanti sette gare abbia raccimolato la miseria di 46 minuti. Se a novembre sembrava scontato il suo riscatto dal Chelsea, addirittura già nel mercato invernale, adesso la situazione appare più complessa e la permanenza non appare così scontata. Il suo talento non deve comunque essere sprecato, ma va rilanciato. A cominciare probabilmente da domenica pomeriggio contro l’Udinese: al “Friuli” infatti l’esterno potrebbe partire titolare.

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