Carpi-Juve, l’analisi dell’attacco: Mandzukic formato panzer, Dybala in ombra

Piccolo spavento sul finale per la Signora, accompagnato dalle urla a squarciagola di Allegri, ma il suo 2015 si chiude alla grande, con la settima vittoria consecutiva in campionato. A Modena i bianconeri si schierano con il solito 3-5-2 che propone in avanti il duo Dybala-Mandzukic, il Carpi non può che arrendersi per 3-2. I padroni di casa dopo essere passati in vantaggio con una gran bella giocata di Borriello, al 14′ del primo tempo, sono raggiunti e sorpassati da Mario Mandzukic, che al 18′ e al 41′ supera Belec. Al 5′ della ripresa Pogba chiude il match, che sul finale, in pieno recupero, si rivela thriller a causa dell’autogol di Bonucci.

KILLER – La vittoria bianconera è targata, ancora una volta, Mario Mandzukic, man of the match. Il croato è meraviglioso e quando le cose non vanno per il verso giusto le raddrizza a modo suo, due gol e pressione a tutto campo. È il vero trascinatore della squadra, il leader dell’attacco, oltre ad esser spietato e infallibile sotto porta mette a disposizione dei compagni la sua presenza costante, dopo le reti del pareggio e del vantaggio, infatti, si impegna in fase di contenimento e pressione. Gol e spirito di sacrificio, Mario è davvero Super (ed insostituibile).

SOTTOTONO – Sottotono Dybala, l’argentino, nelle ultime partite devastante, si ritrova ingabbiato dagli uomini di Castori. La Joya parte bene regalando lampi di grandi giocate, proponendosi per ricevere palla e cercando il fraseggio con i compagni, ma con il passare del tempo la sua fiamma si affievolisce, sia per meriti della difesa emiliana sia per i pochi palloni avuti a disposizione nella ripresa. Non riesce a prendersi la scena ma in fondo va bene così. L’argentino al 68′ lascia il posto al compagno di reparto Morata. Lo spagnolo non riesce ad incidere, la sua partita si riassume in molto movimento e poco altro.

Carlo Iacono (@CarloIacono7)

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