Verso Juve-Fiorentina – Certezza 3-5-2, Khedira in cerca di un posto da titolare. Cuadrado ed Evra sulle fasce

ORE 19.00, VERSO LO STADIUM –Cuadrado ed Evra sulle fasce: ecco l’ultima decisione di Massimiliano Allegri. Che ha dunque sciolto le ultime riserve: ci sarà Khedira, e dal primo minuto. Le squadre sono in arrivo allo Juventus Stadium.

ORE 15.00, RIPOSO – In attesa del big match di questa sera, i bianconeri sono in questo momento nel ritiro di Leinì. Un po’ di riposo per la banda di Allegri, che pare intenzionato a confermare Mandzukic. Morata, inevitabilmente, siederà in panchina.

ORE 11.30,RIFINITURA TERMINATA– Rifinitura completata, unico dubbio quello legato al duello Sturaro – Khedira.

LA FORMAZIONE –Non ci sono novità rispetto a quanto sospettato ieri sera sullo schieramento bianconero. Sarà 3-5-2 con Buffon tra i pali, Barzagli, Bonucci e Chiellini dietro, Lichtsteiner e Alex Sandro in corsia, Pogba, Marchisio e Sturaro a centrocampo, Dybala e Mandzukic davanti.

I DUBBI –Per l’attacco Morata sembra ancora una volta destinato alla panchina, più convinto e convincente Mandukic, nonostante una sorpresa possa arrivare all’ultimo minuto. A centrocampo forse il dubbio più grosso, con Khedira che insidia Sturaro nel pacchetto di partenza; l’ex Real sta bene, ma tutti conoscono la sua fragilità fisica, che probabilmente farà optare Allegri per un suo utilizzo in corsa. In ogni caso Sturaro – Khedira è l’unico ballottaggio concreto.

ORE 10:30, CROCEVIA VIOLA – La giornata numero 16 di campionato potrebbe rappresentare una netta svolta per la ambizioni di vertice juventine; il calendario infatti pone Napoli e Roma uno contro l’altra e la Fiorentina ospite allo Stadium. Facendo due conti, se si supera la Fiorentina si rosicchiano diversi punti al pacchetto di testa, nonostante l’Inter abbia già tritato l’Udinese ieri sera, issandosi come prima vera forza della Serie A. Una vittoria significherebbe portarsi a due lunghezze dai viola, rischiando pure di passare la Roma, qualora essa non dovesse fare bottino pieno al San Paolo.

Roberto Moretti

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